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Eboli, Di Giorgio commissario di Fi: "Candidato unitario oppure niente simbolo"

I vertici provinciali azzurri intervengono col pugno di ferro nelle divisioni interne: il partito locale è diviso tra le candidature di Damiano Cardiello e Massimo Cariello

Le divisioni interne a Forza Italia nel comune di Eboli, in vista delle elezioni comunali di maggio, spingono il coordinamento provinciale azzurro ad azzerare il partito locale nominando nel ruolo di commissario Mimmo Di Giorgio, già vicesegretario provinciale e responsabile provinciale organizzazione.  Da tempo, infatti, una parte dei dirigenti ebolitani di Fi sostiene la candidatura a sindaco del giovane ex consigliere comunale Damiano Cardiello (appoggiato anche da Noi Sud, La Destra, Gioventù Ebolitana ed Eboli Avanti), mentre un altro gruppo di forzisti ha già dichiarato di voler sostenere Massimo Cariello (ex Fdi-An e ora vicino al presidente Caldoro).  

Dall'autunno scorso non c'è stato giorno che i vertici provinciali di Forza Italia, ed innanzitutto la coordinatrice provinciale Mara Carfagna, non abbiano speso energie per individuare la migliore soluzione, credibile ed autorevole, per la candidatura a sindaco di Eboli. Abbiamo sollecitato – fanno sapere i dirigenti forzisti - la rappresentanza locale a fare ogni sforzo per recuperare le ragioni di ciascuno e le aspettative di tutti, di non partire da pur legittime ambizioni personali, di verificare la possibilità di andare oltre lo steccato del partito per coinvolgere quante più forze possibili intorno ad un progetto vincente ma che tenesse ben in conto la leadership di Forza Italia nel centrodestra”.

E ancora: “Ci siamo spesi per ascoltare ogni perplessità, preoccupazione, talvolta anche evidenti non condivisibili esaltazioni di sé: lo abbiamo fatto in ogni istante in cui ci è stato chiesto ed a qualunque ora del giorno. Il risultato è che a poco più di un mese dalla presentazione delle liste si è ormai cristallizzata una divisione interna al partito locale che nessuno dei tre gruppi che si sono contrapposti ha fatto nulla per rimuovere, preferendo insistere con fughe in avanti, strategie da doppiogiochisti che non appartengono alla nostra storia, intimazione di ultimatum dopo aver trovato già accordi fuori del partito in maniera del tutto autoreferenziale. Tutto questo non è più tollerabile”.

La nomina di Di Giorgio, dunque, ha “l'obiettivo di trovare nel più breve tempo possibile una soluzione unitaria, o almeno quanto più condivisa, in assenza della quale il simbolo di Forza Italia non verrà attribuito a nessuno dei gruppi che in questi mesi hanno preferito perseguire ogni comportamento tranne quello del buonsenso e dell'unità d'intenti per il bene del partito e della città di Eboli”.

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