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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Giovani Comunisti: "Non accetteremo contentini sull'edilizia scolastica!"

Si è tenuta un'assemblea studentesca unitaria tra il Collettivo Studenti Ribelli e i Giovani Comunisti sul tema dell'edilizia scolastica. Durante la manifestazione sono state anche programmate le prossime mosse per tutelare gli studenti

Si è tenuta il 7 febbraio l'assemblea studentesca unitaria tra il Collettivo Studenti Ribelli e i Giovani Comunisti sul tema dell'edilizia scolastica. "L'assemblea di ieri - fanno sapere dall'organizzazione - è stata importante non solo perché ha costruito solidarietà tra gli studenti ma soprattutto perché è uno dei primi blocchi per costruire un fronte ampio ed unitario, non solo degli studenti, di lotta e di conquista di nostri diritti".

Le prossime mosse

Dall'organizzazione hanno spiegato quali saranno i prossimi passi per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'edilizia scolastica: "La prima scadenza è prevista per il prossimo sabato, quando il Collettivo Studenti Ribelli ed i Giovani Comunisti della provincia di Salerno presenteranno alla città capoluogo le oltre 200 fotografie della mostra Basta Ruderi Vogliamo scuole sicure. L’obiettivo - hanno spiegato - è quello costruire un percorso di organizzazione del dissenso e imporre a chi di dovere la soluzione vera e definitiva al problema dell’edilizia scolastica e della messa in sicurezza degli istituti scolastici che nessuna istituzione vuole affrontare. Ora, al di là delle chiacchiere e delle belle parole che sicuramente si sprecheranno da parte loro durante la campagna elettorale in corso, i Giovani Comunisti ed il Collettivo Studenti Ribelli ritengono che tale questione non possa essere strumentalizzata da nessuno. Pertanto abbiamo proposto durante l’assemblea di ieri di organizzare un corteo ed altre iniziative di lotta immediatamente dopo il 4 marzo. Tale proposta è stata accettata e fatta propria dall’intera assemblea". Durante l'assemblea, poi, si è deciso di allargare il fronte ampio ed unitario coinvolgendo chiunque possa esserlo sul fronte edilizia scolastica. "Contestualmente - hanno incalzato - ribadiamo ai soggetti istituzionalmente preposti ad intervenire quanto già sanno: non accetteremo il contentino degli occasionali interventi mirati, che abbiamo già conquistato con la mobilitazione del 24 novembre scorso, per quattro istituti scolastici. Quello lo consideriamo una sorta di antipasto. Ora pretendiamo con la lotta l’intero pasto compreso il dessert perché le nostre vite, e le vite di chi vive e lavora nelle scuole non sono contrattabili specie in questa situazione in cui il problema è sistemico ed è causato da chi ci governa. Vogliamo scuole costruite intorno allo studente e per lo studente, non scuole alle quali lo studente deve adattarsi e rischiare la propria pelle! Chiediamo - hanno conluso - un grande piano di messa in sicurezza di tutti gli istituti della provincia di Salerno, con un maggiore e massiccio investimento sia della Regione Campania sia del Ministero".

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