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Il Comune sponsorizza uno spettacolo "gender" aperto ai bambini: l'ira di Forza Italia

Antonio Roscia (Club Forza Silvio Salerno) chiama in causa il sindaco Enzo Napoli: "Ritiri subito il patrocinio concesso alla rappresentazione teatrale e dimostri di essere vicino alle famiglie naturali"

“Sotto silenzio il Comune di Salerno ha approvato e patrocinato una stagione teatrale nel quale è previsto uno spettacolo a favore della teoria gender, che prevede che ognuno è libero di scegliere a quale sesso appartenere, a prescindere da quello biologico con il quale si nasce, decidendo di propria iniziativa se essere maschi o femmine come più fa comodo”. A rivelarlo è il presidente del Club Forza Silvio di Salerno Antonio Roscia, che prende nel mirino la rappresentazione teatrale, denominata “Fa’afafi”, che andrà in scena l’8 marzo 2016, giorno della festa della donna, al Teatro Verdi, nella quale – annuncia Roscia - si parlerà di Alex, espressamente definito un gender creative child o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina vero e proprio. 

Insomma la storia è in sintesi quella di un bambino che si sente maschio nei giorni pari e femmina nei giorni dispari e che si innamora di Elliot, un ragazzo che Alex vuole conquistare vestito da principessa. Inoltre “questo spettacolo (peraltro anche premiato e perciò apparentemente inattaccabile) è aperto alla partecipazione dei bambini dai nove anni di età che - secondo Roscia - così potranno allegramente convincersi, in quella delicata fase di crescita, che essere maschi o femmine rispetto alla propria identitá biologica sia del tutto indifferente e che si possa decidere a proprio piacimento cosa essere”.

Per l’esponente berlusconiano, quindi, “è assolutamente da respingere questa accondiscendenza del Comune di Salerno verso la teoria gender, che spaccia se stessa per gioioso progredire della civiltà. Davanti a questa visione omologata e involutiva dell'umanità, segno di una debacle sociale senza precedenti, chiedo al sindaco di annullare il patrocinio e la rappresentazione dello spettacolo all'interno del cartello comunale, dimostrando nei fatti di essere vicino ai bambini ed alle loro famiglie, tutelando così la vera società e la vera civiltà” conclude Roscia.
 

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