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Strade provinciali, Pd contro la Provincia: "Amministrati da una banda di musica"

Il segretario Landolfi e il gruppo consiliare di Palazzo Sant'Agostino prendono nuovamente di mira l'amministrazione del presidente Iannone sul degrado in cui versano alcune arterie stradali provinciali

Nuovo affondo del Partito Democratico contro Palazzo Sant'Agostino sulla manutenzione delle strade provinciali. Dopo il corteo di martedì scorso dei sindaci per chiedere un immediato intervento delle istituzioni locali sullo scottante argomento oggi interviene il segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi, che prima fa una premessa: "Bisogna dare pubblicamente atto alla Cgil di Maria Di Serio e Franco Tavella della manifestazione con i sindaci sui temi della viabilità. Da tre anni ci battevamo da soli per segnalare e denunciare l’assenza di Provincia e Regione".

Poi attacca la Giunta Iannone: "Il ritardo accumulato è, però, impressionante, perché siamo stati amministrati da una banda di musica, le cui uniche “note” sono state quella del rimbalzo di responsabilità e delle clientele per consulenze e babà. La Prefettura è lo Stato sul territorio; il suo impegno non può ridursi solo a “fare” un tavolo. Si devono aprire i cantieri, assicurare gli stessi diritti costituzionali; in questo caso parliamo di servizi pubblici essenziali, a tutti i cittadini. Noi andremo avanti, nella nostra battaglia, rivolgendoci a tutte le autorità. Per i territori, per le famiglie, per le nostre comunità".

A scendere in campo anche il gruppo consiliare della Provincia tramite il capogruppo Giovanni Coscia: "Mentre si continua a parlare di competenze fra Enti e di ipotetici ulteriori finanziamenti per la messa in sicurezza e la viabilità provinciale, ci chiediamo, e si chiedono soprattutto i cittadini: quando si aprono i cantieri per iniziare i lavori sulle strade della nostra provincia. Mentre la situazione è di piena emergenza e difficoltà,  perché si ricorda che la gente è impedita a spostarsi per andare al lavoro, a scuola o per avere assistenza sanitaria, ancora si parla di procedure da adottare per risolvere problemi impellenti ed urgenti".

"Normalità e buon senso - prosegue Coscia - vorrebbero che davanti a vere e proprie calamità ed emergenze, venissero logicamente adottate soluzioni immediate, che proprio per fronteggiare situazioni straordinarie, travalichino le procedure e i burocratismi ordinari. Non vorremmo che solo a seguito di qualche disgrazia,  tutti gli attori preposti, improvvisamente si sveglino e si adoperino per cercare ormai tardivi ed inutili rimedi. Ribadiamo, altresì, e poniamo la problematica della generale attenzione che la Provincia deve istituzionalmente avere per tutela del territorio, a partire dal Servizio di Antincendio svolto dagli idraulico-forestali, la cui carenza è una della cause degli eventi franosi che si manifestano sul nostro territorio".

Di qui la richiesta di "riprendere questione degli idraulico-forestali a tempo determinato della Provincia di Salerno, occupati dal 2005 fino al 2011 nel Servizio Antincendio Provinciale, in tutti quei Comuni (tra i quali anche quelli di Salerno, Cava, Eboli, etc.), nei quali non vi sono le Comunità Montane; operai che per sei anni hanno supportato, con impegno e dedizione, il personale, a tempo indeterminato della Provincia di Salerno, (ormai ridotto  a 12 unità idonee su 36),  che hanno svolto un Servizio fondamentale, necessario e di pubblica utilità, di competenza della Provincia di Salerno,  quale funzione primaria, delegata con apposita legge regionale,  riproponendo la questione in consiglio provinciale". 

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