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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Sanità, esauriti i tetti di spesa per esami e visite: Fratelli d'Italia contro De Luca

Esplode la polemica politica con i fedelissimi di Giorgia Meloni che prendono di mira il governatore della Campania

In Campania sono già esauriti i tetti di spesa per le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture convenzionate. E Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, alza il tiro contro il presidente De Luca. “L’ennesimo inconcepibile blocco dell’assistenza ai danni dei cittadini che ora si troveranno a dover pagare di tasca propria le analisi, gli esami e le visite” denuncia il deputato Edmondo Cirielli, che prende di mira la gestione della sanità della Regione.

La polemica

Il fedelissimo di Giorgia Meloni va all’attacco: “Intanto il governatore De Luca organizza un’adunata per la pace. Peccato che, nel contempo, a quegli stessi cittadini cui chiede di partecipare, nega un diritto fondamentale, quello alla salute. In un periodo, poi, in cui il rincaro del costo delle bollette già mette quotidianamente a dura prova tutte le famiglie. La situazione è drammaticamente fuori controllo. E la piaga delle interminabili liste di attesa nel pubblico non fa altro che inasprire ulteriormente una già profonda crisi sociale. Il governo dovrà intervenire. Quello di De Luca - aggiunge Cirielli - è un pericoloso fallimento. La sanità campana versa in uno stato vergognoso. Negli ultimi anni è stata palesemente incapace di reagire adeguatamente alla crescita esponenziale dei casi e dei morti da covid sull’intero territorio; ha scandalosamente bloccato di fatto le analisi e la diagnostica per i cittadini, smantellando i Lea e portando al collasso l’intero sistema ospedaliero e dell’emergenza”. 

Gli fa eco il senatore e coordinatore regionale di FdI Antonio Iannone: "Ormai il servizio sanitario in Campania non esiste più. L’incapacità di De Luca è diventata un pericolo di vita per i cittadini. Il Governatore pensa agli affari del PD mentre i Campani sono senza assistenza sanitaria: i ricchi pagano le tasse e sono costretti a pagarsi anche le prestazioni mentre ai poveri non resta che rinviare facendo la buona di Dio. È una realtà inaccettabile ed insostenibile: la sanità pubblica non funziona per effetto delle scelte clientelari e la privata fa da banca alla Regione. A De Luca va sottratta la competenza perché sette anni fa si era presentato con lo slogan della rivoluzione della sanità ed invece ha realizzato la distruzione della sanità.”

Interviene, su Facebook, anche la deputata meloniana Imma Vietri: "Il mese di ottobre è iniziato da meno di dieci giorni e sono già esauriti i fondi della Regione Campania destinati ai centri convenzionati per esami e visite specialistiche. Una situazione davvero sconcertante oltre che drammatica per migliaia e migliaia di famiglie campane, già alle prese con il caro bollette e l’aumento dei prezzi della benzina. E che, purtroppo, si aggiunge alla piaga delle interminabili liste d’attesa e alla chiusura di reparti in molti ospedali del territorio. Il governatore De Luca chieda scusa ai cittadini  e non faccia lo scaricabarile come al solito: sono ormai sette anni che amministra la Regione Campania e quindi l’unico responsabile di questo caos è soltanto lui".

Dal centrodestra si fa sentire anche il neo deputato Pino Picchielli (Noi Moderati): “Centri analisi convenzionati costretti a far pagare le prestazioni ai cittadini per esaurimento dei fondi regionali, Pronto Soccorso al collasso per strutture ridotte e mancanza di personale, ormai unici punti di riferimento per ogni tipo di esigenza con la rete sanitaria territoriale del tutto smantellata: la situazione della Sanità campana è drammatica, e a pagarne le spese, anche letteralmente, sono come sempre i cittadini. Il ritardo della diagnostica continua ad accumularsi anche superata la fase emergenziale del Covid e gli interventi di urgenza sono resi sempre più difficili dallo stato di efficienza delle strutture. Questo a fronte di eccellenze del territorio nel campo della medicina e della ricerca. Una beffa per cittadini a cui non vengono garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza e, di fatto, viene leso il diritto alla Salute. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dovrebbe concentrarsi di più su una delle sue competenze precipue e smetterla, per le proprie inefficienze, di condannare i campani ad essere cittadini di serie B. La coesione territoriale, principale obiettivo di sviluppo economico e benessere sociale, passa proprio dal superamento degli ostacoli, delle incapacità gestionali e delle politiche sbagliate. Il presidente De Luca aveva definito ‘carnevalesca’ la gestione della sanità regionale che aveva portato al commissariamento: lascio ai cittadini campani la scelta del giusto aggettivo per l’attuale gestione. Fatto sta che oggi, in barba alle mirabolanti promesse proprio di De Luca, a soli tre anni dalla fine del regime speciale, la situazione è tanto drammatica da immaginare, come unica via d’uscita, di nuovo il commissariamento della sanità campana.”

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