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Vendita de La Centrale del Latte: Pisano (M5S) torna all'attacco

L'onorevole: "Il lungo Natale deluchiano si avvicina e per pagare altri quattro mesi di Luci e lustrini in fitto serviranno anche quest'anno i soliti 4 milioni di euro"

"Il Consiglio Comunale di Salerno continua nella svendita dei beni pubblici per disperato bisogno di cassa. Dopo aver fallito con alcune strategiche piazze cittadine (Cavour, Mazzini e l’area di Via Vinciprova, provvedimenti tutti sospesi dal Tar) nella prossima assemblea, in programma lunedì 8 luglio, ci prova con la Centrale del Latte, all’ordine del giorno per la cessione di quote": queste le parole dell'onorevole Girolamo Pisano.

Secondo il deputato M5S, infatti, "l’azienda salernitana, in maniera errata, è stata inserita tra quelle che, secondo le disposizioni della d. l. 6.7.2012 n. 95, ovvero il decreto sulla spending review, possono essere alienate con procedure di evidenza pubblica: la Centrale del Latte non rientra assolutamente nella casistica prevista dalla legge sia perché non strumentale all’attività istituzionale del Comune, sia per difetto di oggetto sociale (effettua cessioni di beni e non prestazioni di servizi ) sia per entità di fatturato diretto all’Ente". 

"De Luca non si nasconda e spieghi bene, invece, ai consiglieri comunali, ai circa 50 operai della Centrale ed ai 600 tra allevatori e indotto, che la vendita è esclusivamente una sua scelta politica: una scelta di cassa. Il lungo Natale deluchiano si avvicina e per pagare altri quattro mesi di Luci e lustrini in fitto serviranno anche quest’anno i soliti 4 milioni di euro", ha concluso Pisano.

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