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Cronaca Battipaglia

La gang dei furti d'auto in Provincia: Cassazione conferma le misure cautelari

Le indagini consentirono anche attraverso le immagini di video di sorveglianza, tabulati e accesso ai varchi autostradali, di raccogliere elementi a carico dei cinque. I veicoli venivano rubati mediante l’utilizzo di un sistema di accensione fraudolento (centralina)

Ricorsi giudicati inammissibili e conferma delle accuse e misure cautelari. Così la Cassazione ha deciso per cinque persone, tra carcere e domiciliari, accusate di furti d'auto. I ricorsi lamentavano violazioni e contraddittorietà nelle pronunce, con il Riesame che aveva mutato una prima decisione del gip.  «Le censure sulle ricostruzioni svolte - scrive la Cassazione - sono aspecifiche, con confutazioni prive di controdeduzioni effettivamente disarticolanti». Tutto il corpus delle indagini resta in piedi. I cinque sono accusati a vario titolo di una sequenza di episodi di furto, in particolare per nove diverse automobili che li aveva portati al centro dell’inchiesta con l’emissione delle misure cautelari diversificate.

L'indagine

Le indagini consentirono anche attraverso le immagini di video di sorveglianza, tabulati e accesso ai varchi autostradali, di raccogliere elementi a carico dei cinque. I veicoli venivano rubati mediante l’utilizzo di un sistema di accensione fraudolento (centralina), con episodi commessi tra Salerno, Battipaglia e Bellizzi. Gli indagati sono tutti dell'Agro nocerino sarnese, in particolare Angri e San Marzano sul Sarno. Le auto rubate furono 2 Fiat Panda, 2 Fiat 500, 1 Fiat 600, 1 Fiat qubo e 1 Lancia y), infine un’altra Lancia y. Il gruppo agiva in orario notturno: dopo aver individuato la vettura da rubare su strada, provvedevano ad aprirla con strumenti di effrazione e dopo aver collegato la centralina esterna, bypassavano i sistemi di allarme delle vetture e riuscivano ad accenderle. Tutta la refurtiva poi finiva nell'Agro nocerino, poi si perdevano le tracce.

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