rotate-mobile
Cronaca

Covid e sistema ospedaliero: Agro al collasso, al Ruggi il reparto Ostetricia resta operativo

Dal M5S alla Lega: innumerevoli le denunce sui disagi vissuti dai pazienti dell'Agro Nocerino

"Il reparto di Ostetricia del Ruggi è efficiente e non è un reparto Covid", lo ha precisato il Primario Francesco Marino, nonchè segretario provinciale della Cisl Medici: "Differentemente dalle notizie circolate, noi siamo perfettamente operativi - ha ribadito - Ovviamente servirebbe un'ala Covid per poter accogliere le pazienti contagiate, proteggendo loro come il personale medico in servizio". Volgendo lo sguardo a nord della rete ospedaliera provinciale, intanto, incalzano le polemiche sulle lacune del sistema sanitario dell'Agro Nocerino Sarnese.

“Le strutture ospedaliere della Provincia di Salerno ed in particolare quelle dell'Agro  Nocerino, sono al collasso e la gestione delle Usca per i pazienti non ospedalizzati non è adeguata". Lo hanno detto  la deputata del MoVimento 5 Stelle Virginia Villani e il consigliere regionale Michele Cammarano.: “Si attivino i Covid hotel per i positivi con sintomi lievi o asintomatici, si potenzino le risorse per le Usca o rischiamo di perdere altre vite umane”.

La denuncia

“Pazienti abbandonati a se stessi, stressati e provati non solo fisicamente, ma anche moralmente da una malattia difficile da affrontare, specie se in solitudine: questo è inaccettabile! Le Usca devono essere potenziate per poter svolgere meglio il proprio lavoro: ad oggi i pazienti paucisintomatici non ospedalizzati non vengono assistiti adeguatamente, non ricevono notizie sui tamponi da effettuare, né sui referti dei tamponi effettuati. Abbiamo provato noi stessi a contattare, senza successo, la dirigente preposta: una sola persona al comando, tra l'altro lasciata senza adeguato supporto. E' una situazione da terzo mondo quella che si registra sia nell'Agro Nocerino Sarnese che nell'area Vesuviana: non possiamo permetterlo, si ledono la dignità umana e il diritto alla salute. Il territorio da tutelare è troppo vasto, sarebbe opportuno separare le competenze e potenziare gli organici. Tra medici di base che non rispondono ai propri pazienti, personale Asl irreperibile, Comuni che non forniscono beni di prima necessità ai cittadini positivi meno abbienti e tamponi dispersi tra ritardi e silenzio, molti positivi non ospedalizzati non hanno altra scelta che rivolgersi ai presidi ospedalieri del territorio. Le strutture  sanitarie però, sono già al collasso, con file di ambulanze chilometriche all'esterno e percorsi dedicati non rispettati. Così non ne usciremo mai: bisogna cambiare rotta prima che sia troppo tardi! Abbiamo chiesto all'Asl di Salerno, ai Distretti competenti e alla Regione Campania il potenziamento delle Usca e l'avvio dei Covid hotel per sostenere tali pazienti e alleggerire il peso sugli ospedali.

La logica dei Covid hotel mette in campo nuove strategie per togliere pressione agli ospedali, a rischio sovraffollamento per via dell'aumento di contagi registrato nelle ultime settimane. E' opportuno confrontarsi con i rappresentanti della categoria e prevedere di sfruttare gli alberghi rimasti vuoti a causa del calo del turismo per accogliere quei pazienti positivi al Covid19 che non hanno bisogno di cure ospedaliere urgenti ma che, in assenza di alternative, si recherebbero comunque nelle strutture sanitarie sottraendo risorse che potrebbero servire ai casi più seri. E' urgente quindi mettere a disposizione il più alto numero possibile di Covid hotel che serviranno a ridurre la pressione sui reparti ospedalieri e a curare i contagiati senza sintomi gravi che hanno difficoltà a restare in isolamento domiciliare".

Le proposte di Giuseppe Iozzino e del gruppo M5S Angri:

“Chiediamo all'Ente di prevedere un sostegno ai tanti commercianti e alle famiglie in crisi in un momento così delicato e grave. In primis, chiediamo che vengano riattivati i buoni spesa per le famiglie meno abbienti, come era stato fatto nel corso della prima fase di pandemia. A proposito della “defunta” App comunale, tanto decantata dagli amministratori locali nella scorsa primavera, chiediamo la riattivazione e vogliamo anche sapere come mai ha improvvisamente smesso di funzionare, senza preavviso, lasciando le persone confuse e talvolta isolate. Inoltre, chiediamo l'attivazione – anche col supporto di associazione di volontariato - del servizio di consegna farmaci, spesa domiciliare e di pacchi alimentari per la famiglie positive non ospedalizzate, grazie anche ai fondi anticrisi messi a disposizione dal Governo. Parliamo di circa 40 milioni in favore dei Comuni più colpiti dall’emergenza Covid-19 e 500 milioni destinati alla spesa sociale ed al trasporto scolastico di comuni e Province. Ricordiamo che al Comune di Angri sono stati destinati 270.821,56 mila euro e invitiamo l'Ente a gestirli con trasparenza.

Sarebbe opportuno anche prevedere aiuti per le famiglie dei positivi che non ricevono adeguata assistenza dalle Usca, soprattuto di notte: proponiamo di istituire uno sportello comunale di segnalazione medica per evitare che i pazienti si rechino in autonomia presso i presidi ospedalieri territoriali, già al collasso. In questo momento difficile la politica è chiamata a fare la sua parte: proponiamo alla Giunta il taglio delle indennità e chiediamo la realizzazione di un fondo di solidarietà per garantire aiuti e servizi rivolti alle famiglie colpite dal Coronavirus. Per ora l'unica priorità di questo esecutivo è stata quella di ridisegnare le strisce blu nell'ottica dell'attivazione del nuovo servizio di sosta a pagamento ad opera di privati. In queste ore stiamo analizzando tutti i dettagli pubblicati sulla gara di affidamento, le tariffe previste e la riorganizzazione di stalli blu, bianchi e gialli. Intanto però, nelle more dell'avvio del servizio il prossimo 1 dicembre chiediamo all'ente di sospendere fino al 31 gennaio 2020 il pagamento della sosta in città”


L'europarlamentare Lucia Vuolo (ID/Lega) ai ministri della Salute e Difesa:


"Il territorio dell'Agro nocerino sarnese è uno dei più colpiti in provincia di Salerno dall'emergenza Covid-19. Solo domenica scorsa, giorno in cui vengono effettuati meno tamponi, si sono registrati 110 contagiati nel comprensorio. Parliamo della cifra più bassa che invece nel suo picco raggiunge i 300 infetti. Ecco perché ho scritto, nelle scorse ore, ai ministri della Salute e della Difesa, Roberto Speranza e Lorenzo Guerini. A loro ho chiesto di rispondere concretamente ai sindaci della zona che, nelle scorse settimane, hanno chiesto l'intervento dell'Esercito con personale medico e magari usando anche locali di proprietà dello Stato che ora sono inutilizzati. Le comunità locali, mai così disorientate, è necessario dare risposte veloci e certe. Dopo la prima ondata in cui avevo chiesto una “safe zone” per i medici degli Ospedali di Sarno e Nocera Inferiore, scrivo ora alla Difesa chiedendo di attuare quelle volontà politiche che, da settimane, i primi cittadini invocano disperatamente. A Pagani, il primo cittadino ha chiesto tramite il prefetto l'invio dell'Esercito in città perché mancano forze dell'ordine e, per l’ospedale militare da campo, ha messo a disposizione 10mila metri quadrati dell’area comunale cosiddetta “ex-Fatme”. A Scafati, gli operatori dell'Usca all'interno del Polverificio Borbonico operano senza una tenda per potersi riparare dalla pioggia e, notizie riservate, mi dicono che sarà acquistata dalle forze di opposizione della città per consegnarla alla Protezione civile. I primi cittadini di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte hanno chiesto l'istituzione di un Covid residence per i medici impegnati nell'emergenza. Perché a tutte queste istanze non viene data risposta?

In Campania la situazione è critica. Le Asl non riescono a fornire dati aggiornati e i primi cittadini sono costretti a trattare con i presunti contagiati per invitarli a non uscire prima che arrivi la conferma di positività dall'Azienda sanitaria per emanare un'ordinanza di quarantena. Serve un’organizzazione che in questo momento ai più non è nota e che invece rientra nelle corde dell'Esercito che, mi dicono, potrebbe garantire decine di migliaia di tamponi al giorno anche con l'attivazione di un ospedale da campo. I luoghi ci sono, qualcuno già è stato menzionato e molti altri, come l'ex Caserma Tofano di Nocera Inferiore, possono rappresentare vaste aree certamente utili ai parametri tecnici di un'installazione medicaIe. I sindaci, stanno subendo sempre più questa emergenza sanitaria e hanno bisogno di tutto il supporto possibile, specie se amministratori di aree così popolose come l’Agro nocerino-sarnese. Sono certa che la lettera potrà servire da sprono mettendo, se necessario come sempre per il bene delle nostre comunità, tutto il mio impegno da parlamentare europea".

 


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid e sistema ospedaliero: Agro al collasso, al Ruggi il reparto Ostetricia resta operativo

SalernoToday è in caricamento