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Cronaca

Nuovo processo per monsignor Scarano, accusato di usura

Le ipotesi di reato relative all’esercizio abusivo del credito riguardano un prestito di 20 mila euro a favore di un medico, un secondo prestito di 40 mila euro alla ex commercialista e un altro di 50mila euro a una associazione

Il gup Elisabetta Boccassini del Tribunale di Salerno ha rinviato a giudizio monsignor Nunzio Scarano, ex responsabile dell’Apsa in Vaticano, per usura ed esercizio abusivo del credito, accogliendo la richiesta del pm Elena Guarino. Al via, dunque, a marzo, il nuovo processo davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno.

Il pm contesta al prelato salernitano un episodio usurario che riguarda due prestiti di 10 mila euro ciascuno erogati a un medico salernitano con legami di parentela. Poi, le ipotesi di reato relative all’esercizio abusivo del credito riguardano un prestito di 20 mila euro sempre a favore del medico, un secondo prestito di 40 mila euro alla ex commercialista Tiziana Cascone e un altro di 50mila euro a una associazione, di cui è rappresentante Sergio Piperata, uno dei tre indagati per il furto nell’appartamento di via Guarna e socio di Massimiliano Marcianò, l’imprenditore romano ed ex amico di Scarano. Secondo la difesa, Don Scarano avrebbe semplicemente effettuato dei prestiti senza interessi a persone che erano vicini a lui per legami di amicizia e parentela.

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