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Cronaca

Scandalo al Consorzio di Bacino: rinviati a giudizio anche Arcieri e Barbirotti

L'indagine ha visto coinvolti oltre 150 dipendenti del consorzio accusati di aver beneficiato non solo di ore di straordinario ma anche di anticipi sulle buste paga

Riflettori puntati sullo scandalo del consorzio di bacino Salerno 2, attorno al quale ruotano accuse pesanti quali truffa, abuso d'ufficio, peculato e falsità ideologica. Rinviati a giudizio l’ex presidente del consorzio Dario Barbirotti, oggi consigliere regionale transitato da Idv a Centro Democratico, l'ex direttore Filomena Arcieri, già assessore comunale e oggi presidente di Salerno Solidale, il consulente del lavoro Luigi Salvato,  nonchè i tre revisori dei conti, Pellegrino Barbato (attualmente presidente di Salerno Pulita), L. C. e O. B., poi A. D.E.; e infine i titolari di due distributori di carburanti a Napoli e Giugliano, N. C. e A. C.

L'unico a scamparla è stato il commercialista A. P. difeso dall’avvocato Marcello Santoriello) mentre patteggia il ragioniere capo D.C. Il gip Dolores Zarone ha intanto fissato la prima udienza del processo per l’11 novembre. L'indagine ha visto coinvolti oltre 150 dipendenti del consorzio accusati di aver beneficiato non solo di ore di straordinario ma anche di anticipi sulle buste paga. Sarebbero oltre 3mila le ore mai effettuate autorizzate da Barbirotti, Barbato e  Arcieri. "Si procuravano intenzionalmente un ingiusto vantaggio costituito da stipendi che il consorzio liquidava", scrive il gip nel decreto. Gli stessi dipendenti pare abbiano utilizzato rimborsi benzina e goduto di viaggi privati spacciati per trasferte aziendali. Come aggravante per gli imputati, "aver cagionato alle società finanziarie un danno patrimoniale di rilevante gravità".

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