Rigopiano, la fidanzata di Stefano Feniello: "Non mi sento fortunata ad essere stata salvata"

Ad un mese esatto dalla tragedia dell’hotel Rigopiano, con 29 vittime e 11 sopravvissuti, torna a parlare Francesca Bronzi, la fidanzata del salernitano Stefano Feniello, rimasto ucciso dalla valanga verificatasi nella cittadina turistica abruzzese di Farindola. Lei, al contrario del giovane originario di Valva, è riuscita a salvarsi. “Una parte di me è morta per sempre quel giorno” dice Francesca, la quale non fa altro che pensare all’amore della sua vita: “Se lui è morto, non mi sento fortunata ad essere stata salvata. Sto ancora troppo male per Stefano. Tenevo troppo a lui e al nostro rapporto. Proprio per rispetto suo, non mi sento di parlare a lungo di quanto accaduto. Quando sarò pronta, lo farò, ma ora no. Non è il momento” taglia corto la ragazza residente in provincia di Pescara.

Accanto a lei il papà Gaetano, che racconta: “Da una parte siamo felicissimi per averla potuta riabbracciare, di averla qui vicino a noi. Dall’altra io e mia moglie siamo quasi caduti in depressione nel vederla stare male. Il pensiero di Francesca è sempre rivolto a Stefano. Sta provando a reagire, ma è quasi sempre a casa. Se esce lo fa solo con me e la mamma o con qualche amica. Si sente spesso con i due fidanzatini di Giulianova, Giorgia Galassi e Vincenzo Forti, che erano con lei sotto le macerie dell’albergo. Solo loro, in questo momento, forse possono capire un po’ di quello che sta provando. Con gli altri però non si sente di parlare, non vuole ricordare niente. Troppo dolore. Stanno cercando di aiutarla degli psicologi. Sta facendo un percorso terapeutico”.