Cenone della Vigilia e pranzo di Natale: ecco cosa scelgono i salernitani

Fervono i preparativi per la cena e il pranzo più attesi dell'anno. Il 24 e il 25 dicembre, infatti, come da tradizione, le famiglie si riuniscono in occasione del Natale, incontrandosi dinanzi ad una tavola che, nonostante la crisi, nella maggior parte dei casi, resta imbandita, per rispettare la festosa usanza.

Si aggira intorno ai 150 euro, la spesa media, a pasto, per una famiglia composta da 5 persone, secondo quanto emerso dal nostro servizio sul campo. Per il cenone, innanzitutto, i salernitani non rinuncerebbero mai al baccalà, al capitone e agli spaghetti con le vongole, come raccontano alcune pescherie del territorio. Tra queste, a fornirci un quadro completo sulle preferenze dei cittadini, Cristina della storica Pescheria Sant'Anna di via Manzo: "In molti scelgono orate o spigole al forno, condite con olive e peperoni sotto aceto. A parte capitone e baccalà, poi, molto richieste anche le anguille".

E dopo il cenone a base di pesce, a Natale, l'appetito non cala, con il pranzo che, mediamente, dura almeno un paio d'ore. "La maggior parte dei clienti acquista capretto o agnello, nonchè gallina e polli - racconta il giovane titolare della macelleria Da Mario di via Conforti - Lo scorso anno spesero mediamente tra i 20 e i 25 euro: non so ancora come andrà ora, ma certo è che la crisi comunque si farà sentire un po'", ha concluso, sottolineando come molti provino anche le sfogliatelle di carne e i polpettoni, specialità del negozio. A non mancare sulle tavole, inoltre, panettoni, zeppole, mostaccioli e rococo, struffoli e pandoro. Insomma, al di là dei tempi economici non felici, saranno davvero pochi, a non sfidare il proprio peso forma.