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Elezioni Politiche 2013

Elezioni politiche 2013, Vincenzo De Luca: "Grillo è stato bravo"

Il sindaco di Salerno elogia Bersani, critica il Pd e riconosce i meriti del leader del Movimento Cinque Stelle

Parole di elogio per Bersani e Grillo e critiche al Pd: così Vincenzo De Luca, in un post sulla sua pagina facebook, ha commentato l'esito del voto del 24 e 25 febbraio 2013, che vede la maggioranza assoluta e larga del centro sinistra alla Camera dei Deputati ed una maggioranza relativa e molto risicata al Senato della Repubblica, se si contano anche i senatori eletti all'estero. Di fatto, una situazione di ingovernabilità per il Paese.

"La situazione che ci consegna questo voto - ha detto De Luca su facebook - è di una difficoltà mai conosciuta e per qualche verso drammatica. Ho apprezzato il tono di sincerità, di sobrietà e di responsabilità adoperato da Bersani. Si fa fatica oggi ad immaginare come si possa affrontare una sfida terribile: rinnovare istituzioni e politica, nel fuoco di una crisi sociale e produttiva pesantissima. E’ in primo luogo a questa sofferenza sociale che si è fatto fatica ad offrire risposte tanto credibili quanto percepibili dalla gente e semplici. Il segnale che arriva dal Sud impone in modo ineludibile il tema del lavoro, delle imprese che chiudono e dei cantieri che non aprono".

Per il sindaco di Salerno il Pd deve rinnovarsi anzi, avrebbe dovuto farlo prima. In questo senso il primo cittadino, rivedendo anche alcune sue precedenti opinioni su Beppe Grillo, riconosce i meriti del leader del Movimento Cinque Stelle: "E poi, il rinnovamento. E’ bene ribadire che una eventuale responsabilità di governo del Pd ha senso solo se persegue obiettivi di rinnovamento radicale. C’è solo il rimpianto di non averlo fatto prima con la forza necessaria. Grillo si trascina dentro contraddizioni, arriverà il momento delle proposte e delle scelte. Ma è indubbio che ha saputo interpretare con maggiore sensibilità una domanda di svolta e un senso di insofferenza della gente comune. E allora, recuperiamo i ritardi. Per noi è vitale puntare a cambiare tutto: superare le province; approvare una legge elettorale degna dell’Europa; dimezzare i parlamentari; dimezzare gli stipendi anche dei consiglieri regionali; ricondurre ogni forma di vita pubblica, senza demagogia, ma con rigore assoluto, alle condizioni di vita delle persone normali. L’impegno pubblico non può essere un investimento personale per sistemare la propria esistenza".

E ancora: "Cambiare tutto nella selezione dei gruppi dirigenti, a tutti i livelli; aprire canali veri e vivi di comunicazione tra partito e territorio. Occorre rompere le situazioni di autoreferenzialità, le liturgie politico-burocratiche-sindacali, dovunque si esprimano. Occorre cambiare persino il nostro linguaggio, poiché spesso si sente parlare una lingua morta, incomprensibile o inascoltabile, da parte di tanti nostri rappresentanti. Lo stesso sistema delle primarie, che pure è stato una scelta di apertura, richiede esso stesso nuove riflessioni".

Vincenzo De Luca conclude con un tema toccato molto spesso nel corso di questa campagna elettorale, ossia le difficoltà dei comuni: "Se ne dovrà parlare nei prossimi giorni con la serietà e la profondità necessarie. Questa situazione mette tutti allo scoperto e obbliga tutti a fare i conti con la realtà delle cose. Intanto, è bene non perdere di vista gli interessi fondamentali dell’Italia, a partire dalla sua situazione finanziaria. Bisognerà prepararsi inoltre a dare risposte, dalle prossime ore, ai problemi drammatici dei Comuni ridotti a non poter garantire servizi essenziali ai cittadini e alle famiglie".

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