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Offese alla Bindi, bufera su De Luca. Il Pd: "Frasi inaccettabili, si scusi"

Numerosi dirigenti locali e nazionali del centrosinistra criticano l'attacco del governatore alla presidente dell'Antimafia. Mentre il socialista Fasolino lo smentisce sul caso Cosentino

E’ bufera su Vincenzo De Luca che, nel corso della trasmissione Otto e mezzo, andata in onda martedì sera su La7, ha attaccato la presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi: “Le rimprovero la sua stessa esistenza”. Una frase choc, che scatena l’irritazione da parte del suo stesso partito, il Pd. Tra i primi ad intervenire è il ministro delle riforme Maria Elena Boschi: “Stimo De Luca e lo considero un politico molto capace. Ma le frasi su Rosy Bindi sono inaccettabili. Mi auguro che arrivino le sue scuse”.  Per il deputato Gianni Cuperlo: “Se il Pd non riuscirà a dare una risposta a queste parole dimostrerà di non essere una comunità”.  Secondo, invece, il senatore Miguel Gotor le frasi del governatore della Campania “sono inqualificabili, segno di una volgarità e di una inciviltà che non dovrebbe avere cittadinanza nel Partito Democratico. Anche perché non offendono solo una donna e un’autorevole dirigente politica del Pd, che è stata fra l’altro presidente del partito, ma anche il delicato ruolo istituzionale da lei attualmente rivestito sul fronte della lotta alla camorra e alla mafia. Perciò il presidente, il segretario e gli organi di garanzia del Pd dovrebbero stigmatizzare le parole di De Luca e non farle cadere in un assordante silenzio come stanno facendo in queste ore” 

Solidarietà alla Bindi anche da Sandra Zampa, vicepresidente del Pd: “De Luca ha rivolto parole offensive e gravi. Ed è tanto più grave e preoccupante che sia stata denigrata la presidente della Commissione Antimafia, che svolge un lavoro difficile e importante, da un presidente di Regione che dovrebbe conoscere il rispetto dovuto nei confronti delle istituzioni e dei loro rappresentanti. Ho sempre sperato di stare in un partito dove non fosse necessario dissociarsi dalle espressioni maleducate e maschiliste dei suoi esponenti”. 
Sulla questione interviene anche il coordinatore nazionale del Nuovo Psi Antonio Fasolino, che giudica De Luca “molto confuso” rispetto alla vicenda Cosentino-Caldoro. “Nicola Cosentino nel 2010 ha cercato di indebolire la candidatura di Caldoro. Come è noto a tutti a Roma – ricorda Fasolino – è in corso un processo, quello della P3, che accerterà questi fatti. E’ noto a tutti, poi, che in occasione delle ultime elezioni regionali l’uomo più vicino a Cosentino, con una sua lista, ha sostenuto Vincenzo De Luca. Il movimento ‘Campania in rete’ è stato determinate per la sua vittoria” conclude l’esponente socialista. 
 

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