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Confronto sul federalismo, il sindaco De Luca in trasferta a Verona

Il primo cittadino di Salerno ha partecipato a un dibattito sul federalismo insieme al collega e amico veronese Flavio Tosi, che si è complimentato con De Luca per il recente successo elettorale

Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca si è recato nella giornata di ieri a Verona per una visita istituzionale all'amico e sindaco di Verona Flavio Tosi, l'esponente leghista che mai ha fatto mistero della sua ammirazione per il supersindaco di Salerno. Molti cittadini veronesi, si legge in una nota stampa del comune di Salerno, si sono avvicinati a De Luca (che passeggiava per le strade della città insieme a Tosi) complimentandosi con lui e la città per gli straordinari risultati raggiunti nel campo dell’ambiente, della trasformazione urbana, della qualità della vita.

Flavio Tosi si è inoltre complimentato con De Luca per lo straordinario risultato ottenuto alle recenti elezioni amministrative, che hanno visto De Luca stravincere con il 75% dei consensi. Il sindaco di Salerno ha partecipato quindi al dibattito "Federalismo, Nord e Sud a confronto" in programma oggi: un confronto a trecentosessanta gradi tra due esperienze amministrative diverse, ma con una matrice comune relativa ai tagli nei trasferimenti del governo centrale ed all’incertezza su di una riforma federalista ben poco chiara nei parametri sociali, economici, istituzionali più rilevanti.

Nel corso del dibattito "é emersa la comune esigenza di difendere e rafforzare il sistema delle autonomie locali, in un momento di complicata congiuntura economica e sociale, che per i cittadini sono rimasti il più credibile e vicino interlocutore istituzionale" ha dichiarato il sindaco De Luca, che ha aggiunto: "Subiamo da anni tagli per decine di milioni di euro ed abbiamo problemi persino a garantire le manutenzioni ordinarie e la pubblica illuminazione. Più che di federalismo preferisco parlare di sussidiarietà, la necessità d'avvicinare cioé le decisioni ai cittadini che con il loro voto possono controllare l'operato dei responsabili delle decisioni stesse. Significativo che tra le cose da fare per il rilancio dell'Italia nella sua recentissima relazione il governatore uscente della Banca d'Italia Draghi non faccia mai riferimento al federalismo".

De Luca ha inoltre aggiunto che "ci vuole una classe dirigente nuova, non per anagrafe ma per attributi, risultati raggiunti, capacità di comunicare". Aggiungendo: "Da sindaco mi dico pronto a rinunciare ad ogni meccanismo di solidarietà - ha sottolineato - si stabiliscano in modo oggettivo i costi dei servizi standard e la quota di risorse che ad ogni comune compete in ragione della popolazione amministrata. A quel punto si facciano controlli serrati sull'azione amministrativa; non è possibile che chi sfora i bilanci venga premiato. Chi sbaglia deve andare a casa".

De Luca ha quindi concluso: "Vanno, poi, introdotti meccanismi di premialità per le amministrazioni più dinamiche e capaci sconfiggendo il tremendo paradosso dell'efficienza che punisce le amministrazioni più efficaci come nel caso di Salerno, ad esempio, per i rifiuti". 

 

 

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