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Venerdì, 26 Aprile 2024
Basket

Scafati ritorna in serie A 14 anni dopo, Cantù al tappeto

Rotnei Clarke ha spinto i gialloblù con le sue triple. Coach Rossi è passato dalla delusione alla gioia in un anno, Monaldi ha fatto il bis, ma questo è l'ennesimo successo di patron Longobardi

GIVOVA SCAFATI-PALL. CANTÙ 73-60

PARZIALI: 21-11; 40-19; 61-42.

SCAFATI: Daniel 6, De Laurentiis 8, Cucci 2, Cournooh 5, Clarke 18, Rossato 5, Monaldi 8, Ikangi 11, Mobio 4, Parravicini 3, Grimaldi n.e., Perrino n.e.. All. Rossi.

CANTÙ: Bucarelli 14, Stefanelli 3, Bayehe 14, Vitali 6, Da Ros 4, Borsani n.e., Cusin, Severini, Nikolic 7, Allen 4, Bryant 8, Bresolin n.e.. All. Sodini.

Al PalaMangano va in scena la partita senza un domani. Gara cinque della finale promozione tra Scafati e Cantù.

Primo tempo

Pronti via, Cantù vince la contesa e Bayehe schiaccia con una bimane poderosa. Per Scafati Clarke è in campo e si vede. Due triple consecutive alle quali si aggiunge quella di Monaldi spongono subito i padroni di casa sull’11-6 a metà frazione iniziale con coach Sodini costretto a chiamare timeout. I gialloblù hanno comunque un approccio migliore alla gara, Clarke griffa un’altra bomba e aiuta i suoi a raddoppiare i canturini nel punteggio. La risposta ospite è affidata a Bryant che trova il fondo della retina dall’arco (16-11). Coach Rossi si gioca già nei primi 10’ di gioco la carta Daniel, e quando Scafati riesce anche a correre con Cournooh inizia a flirtare con la doppia cifra di vantaggio.

Non trascorrono neppure 2' del secondo periodo quando Cantù deve ricorrere ad un altro minuto di sospensione. Scafati ha una buona circolazione di palla, un dentro-fuori che le permette di trovare sempre un tiro ad alta percentuale. Daniel segna da vicino, Rossato colpisce dalla distanza, ed è 28-11. La partita inizia ad essere spezzettata dai tanti fischi, soprattutto nelle continue contese a rimbalzo. In una di queste ne esce vincitore De Laurentiis che dalla lunetta fissa il tabellone luminoso sul parziale di 30-15. I brianzoli fanno una fatica enorme spesso solo per trovare un buon tiro, e così quando Clarke segna la quinta tripla su sette tentativi della sua gara è +23 (40-17). Cantù, su altrettanti sette tentativi dalla lunga distanza, ne ha segnato solo uno.

Secondo tempo

Alla ripresa delle ostilità continua ad esserci una sola squadra in campo. Scafati sciorina il miglior basket con 15 assist contro 3 degli avversari. Per la verità, i ritmi di gioco rallentano e non poco, ma i canestri di Ikangi permettono ai gialloblù di mantenere saldamente il comando del punteggio sul 52-31 al 36'. Dall'altro lato, c'è una Cantù che è davvero poco ispirata e le sole individualità servono a ben poco. Nonostante tutte le difficoltà, gli ospiti riescono a tornare sotto i venti punti di svantaggio, ma le sensazioni sono più che positive per gli scafatesi con Clarke che segna la sesta tripla di serata.

Rossato segna da tre, Mobio schiaccia di prepotenza, e gli ultimi seicento secondi dell'incontro iniziano con Scafati che fa un altro passo deciso verso la serie A. Coach Sodini è inginocchiato e guarda nel vuoto, i suoi assistenti hanno le mani sul viso, e questa sembra quasi una resa per i canturini che precipitano a -25. Il resto della partita regala davvero pochi spunti tecnico-tattici. I gialloblù si limitano a controllare pur concedendo qualcosa agli avversari che pian piano mangiano punti su punti arrivando al 73-60 finale che fa partire la festa al PalaMangano.

Promozione in serie A

Scafati ritorna in massima serie dopo 14 anni dalla sua prima ed ultima apparizione, ovvero il biennio 2006-2008. All'epoca c'erano coach Giorgio Valli, Dimitri Lauwers, Harold Jamison, Maximiliano Stanic, Darryl Wilson, oggi invece coach Alessandro Rossi che solo lo scorso anno lasciava l'A2 con la retrocessione di Rieti, Diego Monaldi già promosso lo scorso anno con Napoli e che con i suoi canestri ad alto coefficiente di difficoltà è stato nominato Mvp della finale, lo stoico capitano Riccardo Rossato, gli americani Ed Daniel e Rotnei Clarke che con il suo 6/10 da tre ha infiammato gara cinque e per questo è stato nominato 'pistolero' di serata. Ma il grande unico comun denominatore è il patron Nello Longobardi, presente nel 2006 così come c'è oggi, autentico spirito ed anima della Givova Scafati.

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