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Domenica, 28 Aprile 2024
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Governo, l'attacco di Piero De Luca (Pd): "E' fallimentare su tutto"

Il deputato ha incontrato la stampa nella sede salernitana del Partito Democratico

"Questo anno di Governo è stato del tutto fallimentare". L'attacco è del deputato del Partito Democratico, Piero De Luca, incontrando la stampa a Salerno. "La destra non ha fatto nulla per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie, anzi per esempio ha messo le accise sulla benzina, ha affossato la nostra proposta di legge sul salario minimo, che mirava a dare dignità e tutele soprattutto ai ragazzi e alle donne rispetto allo sfruttamento sul mondo del lavoro. Ha cancellato il reddito di cittadinanza senza prevedere misure di sostegno sociale alternativo per famiglie in difficoltà economiche o percorsi di inserimento, di formazione lavorativa o professionale e, dal prossimo anno, ci saranno 900mila nuclei familiari completamente scoperti. Davvero un disastro sociale". Quindi, per il parlamentare dem, "è il Governo più antimeridionalista della storia del Paese".

Le critiche al Pnrr e alla sanità 

Il parlamentare dem è un fiume in piena e cita anche il Pnrr: "Continua a tenere bloccate le risorse del fondo sviluppo e coesione, 25 miliardi di euro, già ripartiti per le Regioni che devono essere solo erogati, ma il ministro Fitto li tiene sequestrati a Roma - spiega, riprendendo un tema caro al governatore campano e suo padre Vincenzo - cancella le zone economiche speciali, quella misura che aveva consentito di portare tanti investimenti nel Mezzogiorno e creare occupazione e salvare la crisi della Whirlpool. E sta portando avanti un progetto di autonomia differenziata che spaccherebbe e dividerebbe in due il Paese ai danni del Mezzogiorno". "Le opposizioni hanno stanziato le uniche risorse parlamentari per la lotta alla violenza di genere, una battaglia che ci ha visti uniti. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione. E' evidente che più siamo compatti e uniti come opposizione e più potremmo far sentire la nostra voce e ottenere risultati, anche spaccando la maggioranza che in tante circostanze si è dimostrata non tanto unita". Dure le critiche anche per la Sanità. “In questa manovra di Bilancio le spese per la sanità scendono al di sotto del 7% in rapporto col Pil, quindi si riducono gli investimenti sanitari. Mi devono spiegare come immaginano di ridurre le liste d'attesa. La soluzione che loro propongono di aumentare gli straordinari al personale medico, che è già allo stremo, è assolutamente ridicola, se non inverosimile". "Cancellano i progetti di investimenti per rafforzare la sanità territoriale, previsti già dal Pnrr, che noi avevamo finanziato. La responsabilità dei fondi che mancheranno nei prossimi anni per rafforzare la sanità nel nostro territorio e nel Paese è tutta del Governo"

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