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Domenica, 28 Aprile 2024
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Sanità, De Luca: "In Campania siamo all'avanguardia". Cirielli: "Macchè, il settore è allo stremo"

Botta e risposta a distanza tra il governatore e il vice ministro agli affari esteri

E’ scontro tra il governatore De Luca e il vice ministro Cirielli sulla sanità campana. "Sono pronto a confrontarmi con chiunque sui temi della organizzazione sanitaria della Campania: tenendo conto del personale e delle risorse con cui lavoriamo, posso dire senza tema di smentita che siamo la regione all'avanguardia in Italia". Con queste parole è intervenuto, ieri, il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, a margine della inaugurazione al Moscati di Avellino del nuovo blocco parto del reparto di ostetricia e ginecologia.

Le critiche del presidente 

"C'è qualche medico campano che lavora a Milano - ha sottolineato il governatore - che per pure ragioni speculative trasferisce pazienti in Lombardia: questo mercato oncologico deve finire, anche perché quegli stessi pazienti, curati in Lombardia, tornano in Campania con problemi aggravati". De Luca, dopo aver sottolineato che, a differenza di altre regioni, "come Emilia Romagna e Toscana", ospedali e Asl della Campania "hanno i bilanci in attivo da due anni a questa parte", è tornato sulle emergenze nei Pronto Soccorso. Partendo dal governo nazionale: "Sta uccidendo la sanità pubblica e i tre miliardi di stanziamenti servono a mala pena per i rinnovi contrattuali. In Campania ne abbiamo una decina bloccati, tra questi Santa Maria Capua Vetere, Maddaloni, Scafati, Boscotrecase, per mancanza di personale: se non c'è un adeguamento, salariale e pensionistico, nessuno verrà a lavorare nei nostri Pronto soccorsi". "Siamo impegnati - ha concluso De Luca - in una battaglia per ottenere almeno le risorse necessarie, in linea con la media nazionale".  

La replica del Governo

A rispondergli per le rime è stato il Vice Ministro agli Affari Esteri Edmondo Cirielli: “La drammatica situazione degli ospedali in Campania è sotto gli occhi di tutti e va affrontata con la massima urgenza. Si tratta di un problema importante ma non lo si può classificare con geremiadi su fantomatici complotti come sta provando a fare il governatore De Luca e unicamente per dar vita all'ennesima e inutile polemica con il Governo e con il ministro di turno, al solo fine di distrarre l'attenzione mediatica dai propri veri disastri nel campo della Sanità in Campania, da cui origina l'ira dei cittadini". "La stessa 'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali', in riferimento alla mobilità sanitaria inter-regionale - ha aggiunto il vice ministro - esattamente un mese fa ha reso noti i risultati di un report che vedono la Campania tra le regioni da cui ci si sposta di più per curarsi. E sempre l'Agenas del presidente Coscioni, noto politico legato al presidente De Luca, a fine ottobre, aveva indicato tre strutture sanitarie pubbliche della Campania tra le peggiori d'Italia: gli ospedali di Nocera Inferiore, Polla e Sapri. Questo vuol dire semplicemente che in Campania il diritto alla salute non è di fatto garantito o comunque non lo è in modo adeguato". "Dopo otto anni di Sanità a guida De Luca e Pd a Palazzo Santa Lucia, la Regione - ha incalzato Cirielli - risulta la peggiore secondo tutti gli indicatori e i dati sulla percezione della qualità della sanità in Campania, rilasciati anche da Nomisma da sempre vicino alla sinistra e a Prodi; e il governatore campano è l'unico responsabile della debacle". "Una verità talmente evidente, impossibile da confutare, che è davvero inutile e ridicolo provare a creare confusione assumendo il ruolo della vittima e lanciando i propri strali ora sul Governo nazionale ora su uno o più rappresentanti dello stesso, facendoli oggetto di aspre critiche e di pungente ironia pensando di scaricare le proprie responsabilità”.

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