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Cronaca

Percepisce indebitamente un contributo europeo di oltre 160mila euro: imprenditore agricolo nei guai, scatta il sequestro

Gli accertamenti svolti dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno hanno permesso di riscontrare, in prima battuta, varie anomalie nella documentazione presentata dall’impresa per l’ottenimento del contributo, tra cui l’indicazione di una estensione di superfici, superiori a quelle effettive, per aumentare la dimensione economica dell’azienda agricola

Aveva percepito indebitamente un contributo di origine europea di oltre 160mila euro, un imprenditore agricolo salernitano. Ma non l'ha passata liscia: nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura Europea EPPO (European Public Prosecutor’s Office) dell'Ufficio di Napoli, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente per un valore pari a quel denaro di cui si era impossessato. Le indagini hanno riguardato le provvidenze concesse ad alcuni “agricoltori” della provincia salernitana, nell’ambito del Piano Sviluppo Rurale Campania - c.d. “Progetto Integrato Giovani”. In particolare, sulla base della prospettazione accusatoria, gli accertamenti svolti dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno hanno permesso di riscontrare, in prima battuta, varie anomalie nella documentazione presentata dall’impresa per l’ottenimento del contributo, tra cui l’indicazione di una estensione di superfici, superiori a quelle effettive, per aumentare la dimensione economica dell’azienda agricola, così da raggiungere e superare i requisiti minimi previsti dal bando per l’utile inserimento in graduatoria.

La scoperta

Successivamente, tali discordanze sono state oltremodo confermate da specifici sopralluoghi eseguiti presso i fondi indicati, ove veniva rilevata la presenza di un fabbricato “grezzo”, in stato di costruzione, dichiarato come deposito, ma a tutti gli effetti finalizzato alla realizzazione di una villa bifamiliare, nonché la presenza di circostanti terreni adibiti a pascolo e con alberi di ulivo e querce anziché alla coltura di prodotti agricoli, come indicato nella domanda di contributo. Posto che sulla base dei documenti presentati era stato già ottenuto un acconto pari a 163.031 euro, la Procura Europea ha richiesto ed ottenuto dal competente Giudice per le indagini preliminari un sequestro preventivo pari al citato importo.

 

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