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Cronaca

Meningite a scuola: il sindaco alla Calcedonia, il bimbo sta meglio

Il dottor Franzese, medico della Asl Salerno, già ieri ha contattato tutti i genitori dei 17 compagni di classe del bimbo che inizieranno immediatamente la profilassi. La stessa è stata estesa a tutti i 160 bambini che frequentano la mensa

"Nessun allarmismo": questo l'appello del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che questa mattina si è recato alla scuola Calcedonia, insieme all'assessore alla Pubblica Istruzione Eva Avossa, per incontrare Mirella Amato, dirigente scolastica del plesso frequentato dal bambino colpito ieri da un sospetto caso di meningite. Insieme al primo cittadino, anche la dottoressa Maria Grazia Panico, direttrice Servizio Epidemiologia Asl Salerno, la quale ha assicurato che nelle farmacie è disponibile l'antibiotico necessario per la profilassi. La dirigente scolastica ha, invece, informato le famiglie che i locali scolastici sono stati puliti e aerati, lasciando tutta la notte le finestre aperte e i termosifoni spenti. Il dottor Teodorico Franzese, medico della Asl Salerno, già ieri ha contattato tutti i genitori dei 17 compagni di classe del bimbo che inizieranno immediatamente la profilassi. La stessa è stata estesa a tutti i 160 bambini entrati in contatto stretto con l'alunno, ovvero tutti quelli della mensa.

"Non si deve fare la profilassi per i bambini non presenti in questo elenco, in quanto si contribuirebbe a creare una farmacoresistenza", ha spiegato la Panico. Napoli ha anche aggiunto che "la scuola si poteva chiudere solo se vi fosse stata una precisa richiesta della Asl. Io la posso anche chiudere immediatamente, ma non dobbiamo creare inutili allarmismi. La dirigente Asl ci ha detto che è preferibile che il plesso rimanga aperto proprio per monitorare la salute dei piccoli, avendo già appurato che l'apertura stessa non è un pericolo per la salute dei bambini e degli stessi docenti". Tutti preoccupati, intanto, per il piccolo di 7 anni colpito da meningite che, tuttavia, pare stia rispondendo bene alle terapie. Mercoledì era a casa perchè non si sentiva bene e giovedì c'è stata la corsa in ospedale con febbre a 38,8, otalgia e nausea con vomito. Nel corso dei  successivi controlli, i medici del reparto hanno riscontrato, inoltre, rigidità nucale, dolore alla schiena in posizione seduta e petecchie sugli arti superiori e sul tronco. Poi il trasferimento nel reparto Malattie Infettive. Il sindaco questa mattina si recherà anche al Ruggi per incontrare il bambino ricoverato e i suoi genitori.

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