Sarno, inneggiava all'Isis e insultava politici e magistrati: ora finisce a processo
Con una mole enorme di elementi, la procura manda a giudizio una 45enne di Sarno, A.M.M. , nota per aver imbrattato le mura cittadine per mesi di epiteti offensivi contro chiunque. Le sue vittime preferite erano magistrati e politici sarnesi
Inneggiava all’Isis, piazzava bandiere dello Stato Islamico nei pressi degli uffici del giudice di Sarno, insultava politici, locali e nazionali, magistrati e forze dell'ordine. Con una mole enorme di elementi, la procura manda a giudizio una 45enne di Sarno, A.M.M. , nota per aver imbrattato le mura cittadine per mesi di epiteti offensivi contro chiunque. Le sue vittime preferite erano magistrati e politici sarnesi.
L'indagine
La donna risponde di istigazione a delinquere, deturpamento di cose, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, diffamazione, oltraggio e stalking. Le indagini coprono un periodo di almeno due anni, da maggio 2016 allo scorso mese di aprile. Attraverso i social, gli inquirenti raccolsero una serie di frasi dal contenuto delirante e offensivo diffuse dalla donna verso politici locali, di Sarno in particolare, oltre che nazionali, insieme ad espressioni oltraggiose dedicate agli organi di Governo e Parlamento. Nel fascicolo sono allegate foto di edifici, scuole e uffici dove la donna riportava commenti offensivi e minacce esplicite di egual tenore. A denunciarla fu anche un maresciallo dei carabinieri di Sarno, una donna, finita nel mirino più volte con minacce di morte ed insulti, anche in questo caso attraverso i social e il deturpamento delle mura cittadine. In un'occasione, fu sfiorata da un petardo - lanciato dalla 45enne - che esplose a pochi metri di distanza dalla sua auto. In un procedimento separato, Malfettone fu arrestata mentre girava in strada con una bomba artigianale nascosta in una piccola borsa.