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Cronaca Pollica

Omicidio Vassallo: i sospetti della figlia contro il carabiniere, spunta un'altra testimone

Nel giorno del dodicesimo anniversario dell’omicidio del sindaco di Pollica, il quotidiano Il Mattino pubblica alcuni verbali dei Ros riguardanti alcune testimonianze dell'epoca

Nel giorno del dodicesimo anniversario dell’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, spuntano nuovi verbali riguardanti la posizione della figlia, Giusy Vassallo, pubblicati oggi in esclusiva dal quotidiano Il Mattino

Il racconto di Giusy Vassallo 

E’ del 7 luglio scorso l’informativa dei Ros consegnata all’Antimafia di Salerno, nella quale si evidenzia come, il 23 novembre 2010 proprio la figlia di Vasssallo, sentita in Procura, abbia raccontato di un incontro con il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo (uno dei nove indagati) avvenuto pochi giorno dopo la morte del padre. “Ritenni – si legge nel verbale di interrogatorio pubblicato da Il Mattino – di informare Cagnazzo di quanto avevo appreso da Cillo (immobiliarista ed amico-confidente di Vassallo) e da Francesco (il suo ex fidanzato). Ovvero che lui c’entrava con la morte di mio padre”. “Ricordo – si legge ancora – che nell’occasione erano presenti Fabio Cagnazzo e Gino Molaro. La reazione di quest’ultimo mi sorprese. Dissi a Cagnazzo che avevo saputo che lui e Domenico Palladino c’entravano nella morte di mio padre. A queste mie parole, seguì la reazione strana di Gino Molaro si irrigidì e sbiancò. Diversamente, Cagnazzo si mise a ridere e mi disse di andare a riferire queste cose alla Procura. Molaro non disse nulla e, tuttavia, mi colpì il suo atteggiamento perché assunse l’espressione del viso tipica di chi si sente “scoperto””.

L’altra testimone

Nei verbali, spunta anche un’altra testimone, R.B, che conosceva Cagnazzo in quanto amica della sua ex moglie che, secondo quanto riferito nella sua testimonianza, sarebbe stata “utilizzata” dal carabiniere quando si presentò insieme a lei sul luogo del delitto. “Non vi nascondo che la risposta che mi sono data in questi anni è che forse a Fabio Cagnazzo in quel momento servisse un testimone”. 

Gli indagati

Ci sono tre carabinieri (in servizio o ex), quattro imprenditori e due esponenti di un clan camorristico tra i nove indagati a vario titolo nell'inchiesta per l'omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. E' quanto si evince dal decreto di perquisizione emesso dalla Dda di Salerno. Il provvedimento riguarda il tenente colonnello Fabio Cagnazzo, l'ex brigadiere Lazzaro Cioffi, il carabiniere Luigi Molaro, l'imprenditore Giuseppe Cipriano (titolare di una sala cinematografica a Scafati), i fratelli Domenico, Giovanni e Federico Palladino che gestiscono una struttura ricettiva; Romolo e Salvatore Ridosso, ritenuti componenti del clan camorristico scafatese dei Loreto-Ridosso. Cagnazzo, Molaro, Cioffi, Cipriano ed i tre Palladino sono indagati per droga. L'accusa di omicidio, invece, è stata ipotizzata nei confronti dei tre carabinieri, di Cipriano e dei due Ridosso. 

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