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Cronaca

D-Day Sanità: presidio della Cgil dinanzi all'Asl, intanto gli ospedali della Piana del Sele in stato di agitazione

Il segretario generale Fisi, Rolando Scotillo: "Insieme alla presidente Rosa Adelizzi e al presidente Cosimo Frangione, il 23 marzo alle 9, ci incateremo dinanzi all'ospedale di Eboli"

Presidio di protesta, stamattina, dinanzi all'Asl di via Nizza: ad organizzarlo, la Cgil Funzione Pubblica, nell’ambito del “D-Day Sanità a Salerno”. “Più medicina territoriale, meno ricoveri in ospedale“. E ancora: “Curarsi è diventato un privilegio per pochi“: è quanto si legge su alcuni degli striscioni contro le chiusure e gli accorpamenti dei reparti dei nosocomi, la carenza di medici, i Pronto Soccorso in affanno e l'annunciata chiusura dei punti nascita in Cilento.

protesta1Intanto, a puntare il dito contro gli accorpamenti di servizi, gli allungamenti delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie, la mancanza di programmazione nelle assunzioni e nella mobilità e i ticket sanitari inesigibili, la Fisi di Salerno che ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale dei bacini ospedalieri di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide. "Gli operatori sanitari, giorno dopo giorno, sono costretti a calmierare l’utenza che irritata per la mancanza dei servizi sanitari minaccia la sicurezza degli operatori- si legge sulla nota stampa - Non da meno è la situazione degli operatori che si occupano dei servizi esternalizzati dalla Asl che vengono trattati come flipper, a seconda delle aderenze politiche, amicali o di simpatia ed antipatia e su cui aleggiano dubbi sul voto di scambio".

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“E’ una Regione ed una ASL da commissariare - incalza Enzo Casola, segretario provinciale della Fisi - Reparti accorpati e gravissime carenze di personale in una Regione dove moltissimi operatori sanitari già formati lavorano al nord e non possono tornare poiché la regione non bandisce concorsi in maniera sufficiente: che ci sia un disegno? Che non si voglia assumere per chiudere? Questo è quello che è possibile pensare. La sanità a sud di Salerno è oramai tutta in mano al privato ed il pubblico non dà risposte adeguate e mentre Sosto promette la luna a Sindaci incantati (Ospedale unico della Valle del Sele), si rischia di perdere i fondi ministeriali per le ristrutturazioni. Meglio l’uovo oggi, o la gallina domani? La Fisi, intanto, ha dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale dell’area che va da Battipaglia a  Eboli e da Oliveto Citra a Roccadaspide in cui insistono circa 160.000 abitanti e stiamo immaginando con le associazioni del territorio una manifestazione unitaria".

Il segretario generale Fisi, Rolando Scotillo annuncia, infine, un gesto simbolico per salvare, in particolare, gli ospedali di Eboli e Roccadaspide:

"Insieme alla presidente Rosa Adelizzi e al presidente Cosimo Frangione, il 23 marzo alle 9, ci incateremo dinanzi all'ospedale di Eboli".


 

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