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Cronaca

Vertenza pulizie all'Università: venerdì si terrà un'assemblea pubblica

All'assemblea, aperta anche agli studenti, ai dipendenti, ai docenti ed ai lavoratori impegnati negli appalti esterni, si discuterà sugli effetti della vittoria dell'appalto delle pulizie con un ribasso del 40% da parte della Gioma Facility Management

Si terrà venerdì 9 settembre, dalle ore 15:00 alle 16:30 presso l'aula 4 della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Salerno, l'assemblea autoconvocata dei lavoratori impegnati nelle pulizie dell'ateneo. All'assemblea, aperta anche agli studenti, ai dipendenti, ai docenti ed ai lavoratori impegnati negli appalti esterni, nonchè alle forze politiche e sindacali ed alle rappresentanze istituzionali dell'Unisa, si discuterà sugli effetti della vittoria dell'appalto delle pulizie con un ribasso di oltre il 40% da parte della Gioma Facility Management.

"I nostri salari che erano già bassi hanno subito una decurtazione che in molti casi arriva fino ai 600 € mensili tanto è verco che molti di noi da due mesi sono costretti a mantenere le proprie famiglie con solo 350 € di reddito mensile - si legge nella convocazione -  Le ore che lavoriamo oggi sono diminuite anche del 50 % malgrado che i metri quadri da lavorare siano aumentati. Inoltre i macchinari che l’azienda avrebbe dovuto fornirci sono ancora un sogno da realizzare. Con l’apertura dei corsi - continuano i lavoratori - e con il numero di ore da lavorare tagliato sarà oggettivamente impossibile per noi garantire a tutti voi un servizio con gli stessi standard qualitativi che garantivamo in precedenza. Eppure questo appalto, per come è stato espletato dalla Fondazione Unisa, avrebbe dovuto, anche a seguito di specifiche interrogazione parlamentari, far ragionare l’università di Salerno, partendo dal Magnifico Rettore e dal Direttore generale, e porsi degli interrogativi che a nostro avviso sono determinanti per la trasparenza, la correttezza amministrativa e la certezza del servizio da erogare. Ne segnaliamo solo alcuni di questi punti: L’azienda GFM ha presentato il certificato antimafia? Se risulta al vero che nel bando vinto dall’impresa sia specificato che il contratto collettivo nazionale di lavoro da applicare avrebbe dovuto essere un CCNL firmato dalle OOSS maggiormente rappresentative come mai oggi la GFM applica uno dei tanti CCNL fasulli? L’università di Salerno ha svolto, come avrebbe dovuto fare, una seria analisi dell’offerta per stabilire la congruità dei prezzi rapportandola sia al servizio richiesta dal bando sia agli standard qualitativi auspicati? Crediamo che sia necessario aprire un confronto serie con tutte le componenti dell’Università, con tutte le forze istituzionali del territorio, con tutte le sigle sindacali e con tutte le forze politiche e associazioniste. Ed è per questo -  concludono - che abbiamo invitato anche i sindaci e i capi gruppi consiliari dei comuni di Salerno, Pellezzano, Baronissi, Fisciano, Calvanico e Mercato San Severino. Partecipate alla nostra assemblea, discutiamone insieme perché sulla nostra vertenza si giocheranno i futuri diritti di tutte le componenti dell’università".

Sulla convocazione dell'assemblea è intervenuta anche Sinistra Italiana, da sempre vicina alla vicenda: "Sin dal primo momento ci siamo schierati affianco e con i lavoratori anche presentando sulla vicenda due interrogazioni parlamentari. Le loro rivendicazioni e le loro preoccupazioni sono per noi già ampiamente sufficienti per supportare la loro battaglia. Ma oltre a ciò questa vertenza solleva diverse perplessità sul ruolo svolto, a nostro giudizio in modo pessimo, dalla Fondazione Unisa. Ruolo che, a nostro avviso, dovrebbe indurre il Magnifico Rettore ad una riflessione se è il caso che venga sciolta e centralizzare nelle proprie mani un controllo puntuale e attento, di verifica degli appalti, del rispetto delle regole, della trasparenza e gestione oculata dei fondi pubblici. E quindi il Rettore non può pensare di essere estraneo a questa vicenda. Al contempo sarebbe interessante sapere come sia possibile che un appalto milionario come questo possa essere affidato a una azienda che ha come capitale sociale solo 10.000 € e che, al momento dell’offerta alla gara, non solo sembrerebbe avere solo 7 dipendenti ma che non fosse in possesso di nessun certificato di qualità né una qualsiasi attestazione SOA. Pertanto Sinistra Italiana - concludono - facendo proprio l’invito rivolto dai lavoratori, parteciperà all’assemblea con una propria delegazione guidata dal senatore Peppe De Cristofaro, dal segretario regionale Tonino Scala e da Nello De Luca".

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