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Cronaca Santa Marina

Traffico di armi con l'Isis: scagionato imprenditore di Santa Marina

Tra la documentazione sequestrata dagli inquirenti era spuntata una cartella che includeva anche una foto che mostra Famà su una montagna di fucili mitragliatori Ak 47

Può tirare un sospiro di sollievo l’imprenditore di Santa Marina, Carmelo Famà, finito nel mirino della Dia di Napoli con l’accusa di traffico di armi destinate all’Isis in Iran e in Libia. Il Gip del Tribunale di Napoli - riporta La Città - ha archiviato (su richiesta della Procura) la sua posizione per assenza di elementi di prova a carico del titolare di un’azienda ubicata nel Golfo di Policastro ed esperto balistico. 

L’inchiesta 

Si tratta di un’inchiesta che, nel 2017, portò all’arresto di due coniugi residenti a San Giorgio a Cremano. Tra la documentazione sequestrata dagli inquirenti spuntò una cartella che includeva anche una foto che mostra Famà su una montagna di fucili mitragliatori Ak 47. In particolare, era seduto su migliaia di fucili e mitragliatori all’interno di un container. Una foto che insospettìo gli inquirenti, anche perchè rivenuta all’interno del fascicolo che la coppia arrestata aveva intitolato “Piombo Iran”. Per questo il manager salernitano era stato inserito nella lista degli indagati insieme ad altre persone con le quali i due presunti trafficanti di armi clandestine avevano avuto contatti. Persone alle quali la Dda di Napoli è risalita attraverso intercettazioni telefoniche e documenti sequestrati nel corso dell’indagine. 

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