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Cronaca Scafati

Cavalli di ritorno dopo i furti d'auto, annullata misura per indagato di Scafati

Per il gip, il gruppo era attivo in un settore ricco e fluido: per molti veicoli non è stato possibile accertare la provenienza illecita dei mezzi "modificati", in ragione dell'assenza di elementi utili una compiuta identificazione

È stato scarcerato con annullamento dell’ordinanza da parte del tribunale del Riesame un uomo di Scafati, coinvolto nell’operazione anti-riciclaggio e furti di autovetture, con il meccanismo del cavallo di ritorno, scattata nel dicembre 2020 nei riguardi di 17 persone.

L'inchiesta

Secodo le accuse, il gruppo è composto da persone accusate di ricettazione e riciclaggio di vetture rubate, con un ampio raggio di mezzi al centro degli interessi illeciti. L’inchiesta della Procura di Torre Annunziata comprende ruoli esecutivi, tecnici e di raccordo. Nei numerosi capi d’accusa compaiono autovetture con epicentro dei fatti tra l’hinterland vesuviano e l’entroterra scafatese. L'indagato rispondeva di estorsione, ma ora la misura è stata annullata: secondo le accuse del pm avrebbe minacciato di non restituire l’auto al proprietario legittimo, dopo averla a sua volta acquistata, ben consapevole della provenienza. Pretendendo, poi, il pagamento di 1.200 euro. Per il gip, il gruppo era attivo in un settore ricco e fluido: per molti veicoli non è stato possibile accertare la provenienza illecita dei mezzi "modificati", in ragione dell'assenza di elementi utili una compiuta identificazione

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