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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Compagnia Portuale di Salerno: rischio licenziamento per tutti, l'allarme

D'Agostino: "A noi serve il lavoro, basta chiacchiere, basta assunzioni da parte delle imprese operanti nel porto di Salerno, basta deregolamentazione del lavoro portuale con interscambio di manodopera, basta gestione dei picchi di lavoro senza ricorrere al personale della Cooperativa"

Sta vivendo un profondo stato di crisi la Compagnia Portuale di Salerno: il Console Vincenzo D’Agostino ha annunciato il possibile avvio della procedura di licenziamento collettivo. Nel verbale indirizzato, tra gli altri, al Governatore della Regione De Luca, al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ed alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil si sottolinea come “il modello Salerno non sia più un vanto per la portualità”.

La situazione

La Compagnia Portuale istituita nel 1931 contava oltre 450 lavoratori  e nel 1995 divenne Cooperativa con soli 285 lavoratori. I continui successivi tagli da parte del MIT hanno rideterminatoi l’organico massimo dei lavoratori della Cooperativa addetti alle operazioni portuali: nel 2011 le unità di lavoro divennero 180  e ad oggi la forza lavoro è rappresentata da soli 150 lavoratori comprensiva di amministrativi, tecnici e somministrati. Nel 2024 la Cooperativa portuale perderà 12mila turni rispetto al periodo precedente. "A noi serve il lavoro, basta chiacchiere, basta assunzioni da parte delle imprese operanti nel porto di Salerno, basta deregolamentazione del lavoro portuale con interscambio di manodopera, basta gestione dei picchi di lavoro senza ricorrere al personale della Cooperativa": questo il monito dell'esponente dello scalo che teme ora per il futuro dei 150 lavoratori operativi.

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