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Economia

Università, la Cisl Salerno chiede riforme a Caldoro

La Fp Cisl Salerno non dice no all'accorpamento a Napoli delle politiche sociali per l'università, ma chiede che ogni singolo ateneo campano mantenga la propria identità e che non diminuiscano i servizi agli studenti

Sì all'accentramento a Napoli delle politiche sociali per l'università, però non vanno toccati i servizi agli studenti: questa la sintesi del pensiero della Fp Cisl Salerno a proposito dell'intenzione della regione Campania di di ridurre le spese e razionalizzare gli interventi nelle varie università della Campania. “Accentrare a Napoli le politiche sociali per le università? Si può fare per risparmiare. Ma non bisogna toccare i servizi agli studenti, il protagonismo dei lavoratori e le identità dei singoli atenei” ha dichiarato, in una nota, Pasquale Passamano della Cisl Università Salerno.
 
Così Matteo Buono, segretario provinciale della Fp Cisl: “Il diritto allo studio interviene sulle generazioni future, determina il valore stesso dell’istruzione pubblica e valorizza le storiche professionalità dei lavoratori. Ogni intervento non può prescindere da queste premesse politiche”. Per la Fp Cisl le intenzioni della regione vanno nella giusta direzione, in quanto porterebbero "ad un risparmio di circa 800mila Euro". Allo stesso tempo però i sindacati chiedono che tutti gli atenei campani non vedano ridursi i servizi agli studenti.
 
“Come Cisl chiediamo che il consiglio regionale preveda il reinvestimento delle risorse accantonate in direzione dei bisogni e delle necessità del diritto allo studio universitario per l’intera Campania”, hanno affermato a gran voce Passamano e Buono. La Cisl, dunque, non si sottrae al difficile passaggio riformista previsto dal governatore Stefano Caldoro, ma anzi lo rilancia chiedendo di fare chiarezza sull’operazione: “Ogni ateneo in Campania deve essere messo nelle condizioni, attraverso la scelta sovrana dei propri organismi collegiali, di garantire rappresentanza, proposta e partecipazione nel consiglio di amministrazione e nell’organismo consultivo relativo alla delineazione delle linee di indirizzo”, hanno concluso Buono e Passamano.

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