Giornata della Memoria, l'opera dedicata alla Shoah della giovane artista Frida Colucci

Rappresentare la guerra dal punto di vista di un bambino ebreo. Questo il senso dell'opera realizzata da Frida Colucci, 14enne studentessa del liceo artistico Sabatini Menna di Salerno residente a Pontecagnano Faiano, che in occasione della Giornata della Memoria ha deciso di realizzare un'opera dalla grande profondità emotiva. 

L'opera

In primo piano un bambino con la giacca a righe simbolo dei campi nazisti. Dietro di lui frammenti che richiamano alla guerra e che sembrano fluttuare e dissolversi come se fossero parte di un sogno o di un'immaginazione. "Ho voluto rappresentare la guerra - racconta Frida - da punto di vista di un bambino ebreo. Vedendo i suoi orrori come se fossero soltanto frutto della sua immaginazione". Una prospettiva che ha permesso alla giovane artista ha trasformato la realtà crudele della Shoah in un'interpretazione meno realistica, ma non meno impattante. L'opera di Frida, che mescola innocenza e tragedia, rappresenta un esempio eloquente di come l'arte possa essere utilizzata per esplorare e riflettere su tematiche storiche e sociali profonde.