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Domenica, 28 Aprile 2024
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Dall'amore perduto all'ira spietata: Vlad Dracula conquista il teatro Augusteo

Soddisfatto il regista del musical steampunk che andrà in scena anche questo pomeriggio alle 18

L'occulto, tra passato e presente, che si fonde con lo steampunk, tra amori perduti e ossessioni dal sapore noir: c'è tempo fino a questo pomeriggio alle 18, presso il teatro Augusteo, per non perdere la storia di "Vlad Dracula”, musical dal sapore vittoriano con rimandi futuristici, con la regia del salernitano Ario Avecone. L'adattamento dell'opera di Bram Stoker, con il suggestivo allestimento scenico curato da Michele Lubrano Lavadera e il gioco di luci di Alessandro Caso, è ambientato nell'epoca dello sviluppo moderno post-industriale. Vlad Dracula, interpretato dal salernitano Giorgio Adamo, porta avanti disperatamente, in una bolla in cui ferma il tempo, la ricerca spasmodica della sua Elizabeth.  Addolorato ma mai rassegnato per la sua perdita che lo rende fragile, proprio come quel genere umano che tanto disprezza. Avvincente, la trama avvolta dalla nebbia che arriva a raggiungere il pubblico in sala, dove i personaggi fanno irruzione rompendo il confine tra finzione e realtà. La musica e l'effetto delle luci abbracciano e poi imprigionano la platea in una dimensione surreale che rivela i sogni e gli incubi dei personaggi. Il rimpianto che dura secoli, il dolore che si trasforma in vuoto e angoscia, fino a degenerare in ira spietata, mettono a nudo debolezze e colpe di Dracula che, fino alla fine, non lascerà mai andar via il suo unico vero amore. Sorprendente, il finale del musical che lancia un messaggio dal sapore ambientalista, critico rispetto all'uomo che stravolge la natura, provocandone la distruzione e pagandone le conseguenze a caro prezzo.

Parla il regista

Soddisfacente, la risposta di pubblico per Vlad Dracula per la prima nazionale a Salerno: la sua tournèe proseguirà nei maggiori teatri d’Italia, al Brancaccio di Roma, e poi a Firenze, Fermo, Varese, Torino e Milano. "Grazie Salerno, mi aspettavo questo affetto, ma non così tanto. È giusto che questo spettacolo parta proprio da qui, per il rispetto verso la terra che mi ha fatto nascere come produttore. È la mia terra che mi ha dato la forza e la voglia di fare questo salto nel buio, con una produzione così importante", ha detto a fine spettacolo, Ario Avecano, autore del testo originale insieme a Manuela Scotto Pagliara. Scroscianti applausi.

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