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Solo, senza dimora e bisognoso di cure sanitarie: la Salerno "di cuore" si mobilita per Victory

Le persone venute a conoscenza della storia del nigeriano, affidandosi alla sensibilità del settore delle Politiche Sociali della nostra città, attendono con ansia il tanto agognato - e meritato- lieto fine per Victory

Lasciato solo, in strada, senza documenti, nè dimora, nè denaro, nè farmaci necessari per il suo benessere psicofisico. Abbandonato a se stesso, completamente. Il destino non felice di Victory, 32enne nigeriano sembrava già scritto, a seguito di una serie di tristi e ingiuste esperienze vissute dal giovane che, a Salerno, non è mai passato inosservato a causa del suo dubbio abbigliamento di fortuna, talvolta femminile, e dei monologhi a voce alta pronunciati dal ragazzo che, probabilmente, nella solitudine più assoluta, si consola confrontandosi con amici immaginari. In tanti, notandolo, lo schivano, timorosi di una persona apparentemente ubriaca o tossicodipendente. La realtà, tuttavia, è ben diversa dall'apparenza, come in molti casi accade. Victory è stato ricoverato in Psichiatria, al Ruggi di Salerno, a seguito di un trattamento sanitario obbligatorio, e poi dimesso a fine maggio con tanto di terapia farmacologica da seguire. Ma quella terapia, il giovane straniero, senza fissa dimora, nè disponibilità economiche, non ha mai avuto i mezzi e i supporti per seguirla. Il che, ovviamente, ha causato un peggioramento nel nigeriano, divenuto clochard non per scelta, incompreso da tutti coloro che non ne conoscono la storia di vita. A prenderlo a cuore, tentando di aiutarlo, lo sportello dei tutor sociali della cooperativa sociale Galahad che, oltre a offrire cibo insieme ad alcuni locali solidali e ascolto al giovane, ha avviato la ricostruzione del suo iter per supportarlo burocraticamente, insieme alla parrocchia di San Demetrio Martire che ha offerto al ragazzo la possibilità di usufruire del servizio docce, oltre che di quello della mensa domenicale. I volontari di Galahad - con il supporto prezioso della luogotenente della Polizia Municipale Anna Pignatiello che, fuori servizio, li ha aiutati nel supportare il giovane- hanno segnalato il caso del 32enne alle Politiche Sociali del Comune di Salerno: i servizi sociali, dunque, si sono mobilitati per studiare un intervento di soccorso da attivare per il ragazzo, a cui urge una struttura idonea a poterlo ospitare e curare, con l'auspicio che possa migliorare e, quindi, essere riabilitato.

Le mani tese

Nel frattempo, Victory è stato ospite per una notte dell'Humanitas grazie alla disponibilità del presidente Roberto Schiavone e successivamente è stato accolto da Francesco Guariglia che, in modo umano e solidale, ha trovato una potenziale sistemazione temporanea affinchè il ragazzo potesse evitare di dormire ancora in strada. Lodevoli anche i gesti dei giovanissimi figli di Franco Guariglia che hanno tentato di tranquillizzare Victory, offrendogli una pizza e quei sorrisi che lo straniero raramente riceve, ma dei quali ha indubbiamente tanto bisogno.

L'appello

Necessaria e urgente, ad ogni modo, la collocazione del nigeriano in una struttura protetta che gli offra la concreta possibilità di riprendere in mano la sua vita. Tutte le persone di buon cuore, dunque, affidandosi alla sensibilità del settore delle Politiche Sociali della nostra città, attendono con ansia il tanto agognato - e meritato- lieto fine per Victory.

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