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Frana in Costiera: Borrelli annuncia una stagione di demolizioni, l'intervento di Cammarano (M5S)

Borrelli ha annunciato l'impegno del suo ufficio a diffondere "il convincimento che costruire abusivamente è inutile: con una definizione rapida dei procedimento per questo tipo di reati, nessuno avrebbe interesse a costruire"

"Comincerà sicuramente una stagione di demolizioni delle costruzioni abusive sulla Costiera Amalfitana".

Lo ha annunciato il procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli, intervenuto a "Storiacce" su Radio 24, commentando la frana che si è verificata ad Amalfi due giorni fa. Borrelli ha spiegato che "ci sarà la realizzazione di un elenco di edifici riconosciuti come abusivi con sentenza: tra i criteri di priorità stabiliti per le demolizioni, l'esistenza di vincoli sull'area". In una lunga intervista di Raffaella Calandra, in onda integrale domenica 7 febbraio alle 21 su Radio 24, Borrelli ha accennato all'inchiesta per disastro colposo, aperta dopo l'ultima frana: "La consulenza tecnica disposta subito, per cercare di non prolungare il sequestro dell'unica strada, ci darà risposte su quale delle 3-4 ipotesi valutate possa essere stata la reale causa, compresa in astratto quella di lavori fatti male. Questo - ha proseguito Borrelli - è un territorio ferito da una serie di interventi dell'uomo, avvenuti spesso senza autorizzazione e programmazione, che hanno portato ad un indebolimento". Borrelli ha annunciato l'impegno del suo ufficio a diffondere "il convincimento che costruire abusivamente è inutile: con una definizione rapida dei procedimento per questo tipo di reati, nessuno avrebbe interesse a costruire sapendo che nel giro di poco l'opera abusiva verrebbe demolita

L'intervento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano

“La frana verificatasi sulla statale 163, che da giorni ha letteralmente paralizzato la viabilità in Costiera Amalfitana, è purtroppo solo uno dei tanti eventi annunciati in una regione che è in ritardo di circa sei anni sui tempi di realizzazione delle opere di messa in sicurezza di un territorio a elevato rischio idrogeologico. Nel caso di Amalfi, parliamo di uno smottamento che solo un caso fortuito ha evitato che determinasse una tragedia, con il coinvolgimento di vite umane.

Un evento annunciato, che sarebbe stato possibile evitare se solo fosse stata investiti i 12 milioni e mezzo destinati alla prevenzione e alla conseguente messa in sicurezza di ben 55 aree della Campania, ammesse a finanziamento sulla piattaforma Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo, e che sono oggetto di frequenti i fenomeni di dissesto. Ma a più di 5 anni dalla costituzione del fondo, appena il 20% di quelle risorse risulta ad oggi impiegato”.

Sulla vicenda, il consigliere discuterà domani in aula un question time, nel corso del quale chiederà alla giunta regionale se la frana che ha interessato la Costiera Amalfitana è avvenuta in una zona già censita e sottoposta all’attenzione degli enti preposti e se sull’area in questione “fosse stato previsto uno degli interventi urgenti previsti per la mitigazione del rischio idrogeologico inseriti nel Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo”.


 

A IMMAGINE DEL SINDACO DANIELE MILANO E DEL DOTT. ROBERTO FRANCO

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