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De Luca sul Pd: "Mi ha rotto le scatole", poi definisce "maleducati" i dirigenti

"Maleducati in larga misura", per De Luca, i dirigenti del Pd: "Sono da tre mesi nel partito e non hanno rispetto minimo per chi ha consumato la sua vita. Voglio ricordare che De Luca è l'esponente del Pd più votato d'Italia, per lo meno abbiate rispetto"

Marilia Parente Giornalista SalernoToday 10 novembre 2023 16:31

Per il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, sono "un'aggressione politico mediatica", le critiche del Pd al suo eventuale terzo mandato e a Bologna, in occasione della presentazione del suo libro, 'Nonostante il Pd'. E nella sala Marco Biagi di Salaborsa, De Luca ribadisce: "Il Pd mi ha rotto le scatole". "Sono posizioni idiote dei dirigenti che quando non hanno nulla da dire si inventano cose inesistenti - spiega il presidente della Regione in un dialogo con Raffaele Marmo, condirettore di QN, all'incontro che si è svolto ieri- Zaia sta esercitando il terzo mandato nella grazia del signore, nessuno ha detto una parola. E' una ennesima prova di incoerenza, devono solo mettere in piedi un'aggressione politico mediatica perché dà fastidio chi non ha correnti né padroni, questo è tutto". "Maleducati in larga misura", per De Luca, i dirigenti del Pd: "Sono da tre mesi nel partito e non hanno rispetto minimo per chi ha consumato la sua vita. Voglio ricordare che De Luca è l'esponente del Pd più votato d'Italia, per lo meno abbiate rispetto". E poi ancora: "La cafoneria e la volgarità non sono argomenti politici e cortesemente non mi rompete le scatole. Gli attuali dirigenti di educazione non ne hanno molta ed io reagisco, mica mi potete rompere le scatole?. Il Pd mi ha rotto le scatole da sempre e meno male che sono andato avanti per i fatti miei..."

De Luca sull'Ambiente, intervistato oggi dalla giornalista Claudia Conte riguardo al progetto per l’autonomia idrica della Campania a Ecomondo 2023, a Rimini:

“Dobbiamo decidere che mondo lasciare ai nostri figli: se di paura per i terremoti, il bradisismo, di paura per le guerre, di paura per i disastri ambientali. O un mondo in cui ci sia il primato della coscienza, della prevenzione. Non possiamo controllare tutto, ma possiamo proteggere l’umanità dai rischi più gravi. Questi propositi devono trasformarsi in proposito di governo"