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Elezione membri laici Csm, in corsa tre salernitani: ecco i nomi di maggioranza e opposizione

Nelle segreterie dei partiti iniziano a circolare le prime indiscrezioni: nel centrodestra spunta il nome di Leo Borea, nel Pd i favoriti sono Paolo Carbone e Tino Iannuzzi

L’avvocato salernitano Leo Borea, già senatore nella 14esima legislatura con il CCD di Pierferdinando Casini, è il nome sul quale puntano i vertici di Fratelli d’Italia per l’elezione dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura. Borea, che ha un trascorso anche con Forza Italia, fino al sostegno al partito di Giorgia Meloni nel corso dell’ultima campagna elettorale, è uno stimato avvocato con una lunga esperienza. E per questo potrebbe rientrare nel novero dei nomi espressione della maggioranza di governo, in vista delle elezioni in programma per il prossimo 17 Gennaio. Nel corso degli ultimi anni Leo Borea è stato anche autore di un libro “La giustiia in Italia: segreti,delitti, misteri” all’interno del quale raccoglie alcune delle piu’ importanti vicende giudiziarie degli ultimi anni: dal processo Moro ai diversi procedimenti che hanno coinvolto Silvio Berlusconi.

Il centrosinistra

Il Partito Democratico ha già iniziato a lavorare sulla possibilità di eleggere, all’interno del Consiglio Superiore della Magistratura, i propri rappresentanti. La partita è dura, considerato che i tasselli da riempire, in tutto, sono 10 e che almeno 7 andranno alla maggioranza di centro destra: restano tre posizioni utili sulle quali tanto il Pd  quanto il Movimento 5 Stelle, senza dimenticare il Terzo Polo, giocheranno fino all’ultimo voto utile. A Salerno spuntano i nomi di Paolo Carbone, noto avvocato penalista, decano del Foro di Salerno, in passato difensore anche dell’attuale presidente della Regione Vincenzo De Luca, ma anche Tino Iannuzzi, già parlamentare del Partito Democratico, da sempre vicino a Dario Franceschini, oggi nella segreteria provinciale del Pd di Salerno. Per le opposizioni in Parlamento tutto si gioca sull’accordo con un’altra forza politica di minoranza: Pd e Terzo Polo, in questo senso, stanno già iniziando a ragionare per poter fare squadra e portare a casa il miglior risultato possibile.

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