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Manifesti della Regione contro il Governo, Noi Consumatori: "Notizie false e fuorvianti"

La Regione Campania ha speso 152.535 mila euro per stamparli e affiggerli in tutte le province

“C’è un serio pericolo in atto, o è propaganda politica? Chi ha distrutto la sanità in Campania, che è competenza esclusiva della Regione?” È quanto chiede in un esposto alle autorità competenti il presidente di noiconsumatori.it. Angelo Pisani, che pone al centro dell’attenzione i manifesti contro il Governo Meloni fatti affiggere dalla Regione Campania, con tanto di logo, in tutte le province campane. E che sarebbero costati, al momento, 152.535 mila euro (decreto dirigenziale del 9/2/2024), come denunciato da Luciano Schifone, consigliere del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. 

L’associazione consumatori

Per l’avvocato Pisani “le autorità competenti - insiste Pisani - devono subito intervenire, indagare e punire i responsabili, non solo perché c’è di mezzo l’utilizzo di fondi pubblici per propaganda politica personale sulla pelle della gente,  ma anche perché pubblicizzare che si chiudono i pronto soccorso e che non ci sono più medici ha lo scopo di spaventare soprattutto le persone più deboli e fragili, fuorviando l’opinione pubblica. E questo è un reato”. Per questo Noi Consumatori chiede alla Prefettura, così come alla magistratura, "l'immediato sequestro dei cartelloni, che diffondono false notizie e idee del tutto fuorvianti  rispetto a una situazione purtroppo già tragica , come quella della sanità, di cui la Regione stessa ha esclusiva  competenza". Difatti “i messaggi illegittimi riportati sui manifesti tendono ad addebitare alle scelte dell’attuale Governo nazionale le conseguenze negative  che, in materie di preminente competenza politica ed amministrativa, sono invece delle Regioni”.

“Appare alla luce del sole - si legge nell'esposto - che tale pubblicità ingannevole  attraverso le predette affissioni si rivela suscettibile di configurare fattispecie penalmente rilevanti in ordine ai reati di cui agli artt. 314 C.P. (Peculato), 476 – 479 C.P. (falso ideologico), 656 C.P. (pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico), art. 658 C.P. (procurato allarme presso l’autorità), 661 C.P. (abuso della credulità popolare) e  qualsivoglia altra fattispecie di penale rilevanza che ciascuna Autorità competente dovrà  valutare sussistente dai manifesti affissi in ogni strada della regione Campania”. “Per quanto esposto si chiede eliminare tale pubblicità ingannevole e pericolosa, disponendo il sequestro preventivo delle affissioni, costituendo le stesse corpo del reato, fermando gli illeciti senza ulteriori pregiudizi e danni alla popolazione”.

Il commento di Toti

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