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Sabato, 27 Aprile 2024
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Incidenti stradali in Campania: le statistiche Istat per il 2022, i dati a Salerno

In Campania, nel 2022, si sono verificati 9.821 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 228 persone e il ferimento di altre 14.002

L'Istat ha aggiornato le tristi statistiche riguardanti gli incidenti stradali in Italia ed in Campania nello scorso anno. In particolare nel 2022 si sono verificati in Campania 9.821 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 228 persone e il ferimento di altre 14.002.

Le statistiche in Campania

Il 2022 è stato l'anno della ripresa della mobilità L’anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021, infatti, sono aumentati gli incidenti (+9,0%), i feriti (+9,1%), in linea con quantoavviene a livello nazionale (rispettivamente +9,2% e +9,2%), mentre l’aumento delle vittime risulta più contenuto (+6,5%) ed inferiore alla media Italia (+9,9%) come evidenziato nella tabella sottostante.

prospetto 1

Gli obiettivi europei

I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale. Per il decennio 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono l’ulteriore dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di benchmark (fissato nel 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione, Key Performance Indicators (sui temi: infrastrutture, veicoli, infrastrutture stradali, assistenza post-incidente), che l’Italia si prepara a fornire.

Nel decennio 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Campania del 28,9%, meno della media nazionale (-42,0%) mentre fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni, rispettivamente di -10,2% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale non subisce variazioni (2,3 deceduti ogni 100 incidenti) in linea con quello nazionale (1,9 decessi ogni 100 incidenti).

Per quanto riguarda l'incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidente stradale, il tasso regionale si è abbassato attestandosi su un valore leggermente inferiore alla media Italia (42,1% contro 44,3%).

Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma superiore a quello nazionale (56,6% contro 49,3%). Sempre tra 2010 e 2022 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Campania da 12,2% a 15,8, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato più contenuto, da 15,1% a 15,4%.

I costi sociali

Queste statistiche, naturalmente, si traducono anche in costi sociali: in particolare, nel 2022, il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 17 miliardi e circa 900 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (303,5 euro pro capite) e in oltre 1,1 miliardi di euro (208,3 euro pro capite) per la Campania.

Il rischio di incidente stradale

Tra il 2021 e il 2022 l’indice di lesività è passato da 142,4 a 142,6 feriti ogni 100 incidenti, si è ridotto l’indice di mortalità, da 2,4 a 2,3 decessi ogni 100 incidenti e non ha subito variazioni quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) che è confermato a 1,6%. L’incidentalità è rimasta alta lungo le strade statali 7 (Appia, di Terra d Lavoro, Quater, Bis-Var), 162 NC (Asse mediano), 145 (Sorrentina) e 18 (Tirrenica inferiore) e nei comuni a nord di Napoli fino al litorale casertano.

Nel 2022 il maggior numero di incidenti (7.299, il 74,3% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 112 morti (49,1% del totale) e 10.018 feriti (71,5%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada, ma l’incremento maggiore si verifica sulle autostrade (+14,2%), seguite dalle strade urbane (+8,7) e sulle strade extraurbane (+8,0%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (5,1 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (3,5 decessi ogni 100). In ambito urbano gli incidenti che avvengono lungo un rettilineo rappresentano il 56,2% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di un incrocio (22,6%), di una intersezione (8,4%), di una curva (8,2%) e di una rotatoria (2,8%). Lungo le strade extraurbane il 61,6% degli incidenti si verifica lungo un rettilineo, il 23,1% in curva, il 6,4% nei pressi di un incrocio e il 5,2% nei pressi di un’intersezione.

I mesi e le ore più a rischio

Interessanti, poi, le statistiche che riguardano i periodi e le fasce orarie più a rischio: nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Campania 2.806 incidenti (28,6% del totale), mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 4.611 (il 47,0% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 6.582 persone (47,0%) e 101 sono decedute (44,3%).

Il 79,9% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le cinque e le sei del mattino (7,3 morti ogni 100 incidenti) e in orario notturno tra le due e le tre (4,6 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (2,3). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 42,8% degli incidenti notturni, il 34,9% delle vittime e il 42,8% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 3,4 decessi ogni 100 incidenti. Valori elevati si registrano il venerdì notte (2,8) e il sabato notte (2,6).

Le dinamiche degli incidenti

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (71,8%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.076 casi, 51 vittime e 4.603 feriti), seguita dal tamponamento (1.622 casi, 19 decessi e 2.586 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (4,5 decessi ogni 100 incidenti), seguono l’urto con ostacolo accidentale e la fuoriuscita (entrambe con 4,1 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,3 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (2,0 decessi).

Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 36,2% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 19,1%, mentre l’elevata velocità per il 16,7% e il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 11,2%.

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