Traffico di armi a Iran e Libia: indagine sul grillino Tofalo e l'ex premier Khalifa

Una donna convertita all’Islam, Annamaria Fontana, arrestata nei giorni scorsi, avrebbe fatto da intermediaria per un incontro tra il deputato salernitano del Movimento Cinque Stelle e componente del Copasir Angelo Tofalo e l'ex premier islamista del dissolto governo di salvezza nazionale libico Khalifa Ghwell. È quanto si apprende da un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Sarebbe stata la stessa Fontana - da quanto si apprende - a riferire la circostanza ai magistrati che conducono l'inchiesta in uno dei due interrogatori ai quali è stata sottoposta. Lei, insieme al marito, è finita in carcere perché coinvolta in un’indagine su un commercio di materiale bellico con l'Iran e la Libia: in particolare fucili, missili anticarro di produzione sovietica e mezzi dual use che potevano facilmente trasformare eliambulanze in elicotteri d'assalto.

Nei giorni scorsi il parlamentare grillino si è presentato spontaneamente negli uffici giudiziari per chiarire la sua posizione. E oggi scrive su Facebook: “Oggi leggo alcune ricostruzioni piuttosto fantasiose su diversi organi di stampa. E' evidente che nell'ambito del lavoro che svolgo, come membro del Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), in questi anni mi sono occupato di questioni di grande rilevanza per la Sicurezza nazionale. E' la norma. Lo prevede l'esercizio delle mie funzioni. A proposito dei due coniugi - sottolinea Tofalo - oggi sotto processo, appresa giorni fa la notizia dell'arresto dai media è stata mia premura contattare tempestivamente la Procura al fine di fornire ogni informazione utile che potesse agevolare il lavoro della magistratura in questa inchiesta”.