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Cronaca Vallo della Lucania

Cadavere a Vallo della Lucania: Violeta è stata uccisa di botte per gelosia

I carabinieri, che in un primo momento avevano ipotizzato un investimento fatale, hanno bloccato il marito della vittima che ha confessato: "L'ho uccisa perché era stata con un altro"

E' stata uccisa di botte per motivi di gelosia, Violeta Ganeva la donna bulgara trovata senza vita in una campagna di Vallo della Lucania. I carabinieri, che in un primo momento avevano ipotizzato un investimento fatale, hanno bloccato il marito della vittima, un muratore di 45 anni: lo ha interrogato il pm che coordina le indagini.

L'uomo ha confessato: accecato dalla gelosia, dopo che la moglie gli avrebbe confessato di averlo tradito, ha afferrato una sedia colpendola ripetutamente alla testa fino a ucciderla. Dopo oltre tre ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Vallo della Lucania, dunque, Y. K.,  ha parlato: "L'ho uccisa perché era stata con un altro".

L'omicidio si è consumato nella tarda serata di ieri nel casolare di Vallo Scalo, dove la coppia viveva con il figlio ventenne che non si è accorto di nulla e stamattina è andato regolarmente a lavorare. Una serata come tante altre, quella di ieri, per la coppia che si era recata nell'abitazione di un connazionale, per festeggiare San Michele Arcangelo, un santo molto venerato dai cristiano-ortodossi. Carne di pecora, annaffiato da vino, birra e grappa a volontà. Sono poi tornati a casa dove hanno iniziato a discutere.

E' stato allora che Violeta avrebbe confessato di aver avuto una relazione con un altro, scatenando l'ira omicida del marito che ha afferrato una sedia e con quella l'ha massacrata. L'uomo, poi, è andato a dormire, ma nel corso della notte si è alzato ed è tornato in cucina dove a terra giaceva il corpo privo di vita della moglie. Caricando il cadavere in una carriola, lo ha condotto fino alla strada che da Vallo Scalo conduce a Vallo della Lucania, lasciandolo visibile dietro una siepe. Poi ha ripercorso i 400 metri per raggiungere l'abitazione e ha tentato di pulire il pavimento imbrattato di sangue, prima di tornare a letto.

Come se nulla fosse accaduto, stamattina si è recato al lavoro. Quando nell'abitazione sono giunti i carabinieri, le macchie di sangue erano ancora ben visibili sul pavimento nonostante il tentativo di cancellarle: i militari hanno anche trovato gli abiti indossati ieri sera dal 45enne sporchi di sangue. Rintracciato dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Salerno assieme ai colleghi della locale compagnia, l'uomo è stato condotto in caserma e ha ammesso al pm di Vallo della Lucania, Valeria Palmieri, le proprie responsabilità. E' stato condotto nel carcere di Vallo della Lucania con l'accusa di omicidio volontario.

Numerose le lesioni sul corpo di Violeta, tra cui una profonda ferita alla testa, nella regione occipitale, ritenuta quella che ha causato il decesso: finita in tragedia, la vita della donna, badante del comune di Celle di Bulgheria che tornava a casa ogni venerdì sera. Un episodio agghiacciante.
 

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