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Cronaca

Centrale del Latte: il Comune non vende più, Gagliano contro l'assenza di Carpinelli

Intanto, soddisfatto Buono (Cisl): "Seppure con ritardo rispetto alle nostre sollecitazioni, il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha deciso di sospendere la procedura di vendita"

Il presidente della Centrale del latte Ugo Carpinelli non si è presentato alla riunione della commissione consiliare trasparenza convocata per chiarimenti dopo le denunce del sindaco De Luca sugli stipendi d’oro e i costi dei salari accessori per i dipendenti. "Ancora una volta non ha aderito all’invito, circa l’esigenza di venire a conoscenza di come è stato gestito l’anno 2013, dopo le varie denunce fatte dal Sindaco De Luca - ha spiegato in una nota il presidente della Commissione Trasparenza, Salvatore Gagliano  - La Commissione Trasparenza intera, da me presieduta, prende atto del grande senso di irresponsabilità del Presidente Carpinelli, il quale per la seconda volta è venuto meno ad un preciso suo dovere".

Non ha convinto, a Gagliano, la giustificazione usata da Carpinelli che telefonicamente ha sottolineato come la sua presenza sarebbe stata inutile, "visto che è stata convocata l’assemblea della Centrale del Latte per il giorno 21 nella quale ci sarà un cambio della guardia, visto che sarà nominato un amministratore unico”.

Sempre in merito alla Centrale del Latte, intanto, interviene il segretario della Cisl, Matteo Buono: "Seppure con ritardo rispetto alle nostre sollecitazioni, il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha deciso di sospendere la procedura di vendita ai privati della Centrale del Latte di Salerno, annunciano, anche, di voler azzerare il Consiglio di Amministrazione, così come a più riprese, richiesto dalla nostra Organizzazione Sindacale. Meglio tardi che mai". "Ci dispiace - continua- che le decisioni poi revocate del primo cittadino abbiano provocato uno spreco di denaro pubblico, a cominciare dalla relazione per la valutazione del valore della Centrale del Latte di Salerno, per finire alle tensioni sociali, sfociate nello sciopero di due giorni dei dipendenti della azienda di Via Monticelli. Quanto poi all'annunciato taglio del salario accessorio vale la pena ricordare al primo cittadino di Salerno che tali condizioni contrattuali non si inseriscono, nè si eliminano mediante una ordinanza sindacale, ma sono frutto della normale trattativa sindacale".
 

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