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Cronaca Pastena

Harry Potter alla ricerca della metro: l'iniziativa di Legambiente

Singolare provocazione degli attivisti di Legambiente e dell'equipaggio del Treno Verde: neppure Harry Potter è riuscito a salire sulla "magica" metro di Salerno

Una provocazione sui generis, quella pensata dagli attivisti di Legambiente e dall’equipaggio del Treno Verde, per puntare i riflettori sul caso della metropolitana fantasma a Salerno. Nelle vesti di Harry Potter, infatti, il presidente del circolo Orizzonti di Legambiente, Gianluca De Martino, questa mattina, ha iniziato la vana ricerca del binario invisibile 9¾ presso la stazione di Pastena.

Inconcepibile, secondo gli ambientalisti, il silenzio su "un’infrastruttura strategica per il trasporto pubblico locale, grazie alla quale sarebbe possibile risparmiare 669 kg di Co2 al giorno, ben 244 tonnellate di Co2 all’anno rispetto all’uso di mezzi propri su gomma, riducendo così l’inquinamento atmosferico".Doveroso, dunque, è stato stendere il dossier “Alla ricerca del binario 9 ¾” realizzato da Legambiente Campania. e presentato, proprio oggi, in occasione dell'iniziativa.

Si tratta di "una cronistoria degli ultimi trent’anni: da quando l’allora ministro per le aree urbane fece deliberare dal Cipe il finanziamento per l'infrastruttura (anni Ottanta), passando per l’avvio dei lavori nel dicembre del 1999, all’inaugurazione (settembre 2002) dell’unica stazione attualmente in funzione, la “Duomo-via Vernieri”, fino agli sviluppi più recenti e all’apparente rinnovato dialogo tra Comune di Salerno e Regione Campania per superare tutti gli ostacoli tecnici che si frappongono all’attivazione del servizio ferroviario che doveva servire il capoluogo in direzione est-ovest", hanno spiegato i volontari.

Accanto al maghetto in cerca della metro, il presidente regionale di Legambiente, Michele Buonomo: "Lanciamo un appello al Comune di Salerno e alla Regione Campania affinché questo sia finalmente l’anno buono per dotare Salerno e tutta la sua provincia di un servizio di metropolitana leggera, ormai improcrastinabile per una città che punta a migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Non solo, oggi chiediamo di più – conclude Buonomo- Dopo anni di ritardi è tempo di rilanciare anche i già previsti prolungamenti del servizio ferroviario, sia verso sud, a Pontecagnano o, perché no, fino a Battipaglia, sia verso nord e collegare finalmente la città con il campus universitario di Fisciano".

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