“Clima: Carbone pulito? Una sporca bugia”, la mostra di Greenpeace

Presentata questa mattina, presso l'Infopoint della Galleria Capitol, “Clima: Carbone pulito? Una sporca bugia”, la mostra fotografica nazionale di Greenpeace che fa tappa nella nostra città. Ad illustrarla, il gruppo locale dell'associazione ambientalista, capitanata da Marco Meo: "La mostra descrive gli effetti nocivi dell'utilizzo del carbone - ha spiegato il responsabile di Salerno - Oltre un terzo delle emissioni mondiali di CO2 si devono all' uso di carbone che è il combustibile fossile con le più alte emissioni specifiche di gas serra, circa il triplo del gas".

Da domani pomeriggio e fino al 2 giugno, dunque, presso il complesso monumentale di Santa Sofia, sia la mattina che il pomeriggio, sarà possibile visitare la mostra che farà toccare con mano i disastri provocati dal carbone, ribadendo l'invito a puntare sulle energie rinnovabili. "La campagna Enel del carbone pulito è una sporca bugia, una tecnologia denominata Carbon Capture and Storage, attraverso la quale catturare l’anidride carbonica- incalza Giampiero Meo di Greenpeace Italia - Non si prevede, infatti, che possa essere commercialmente disponibile prima del 2030 ed è una tecnologia costosa e potrebbe far raddoppiare i costi per la realizzazione di centrali a  carbone, con un aumento dei prezzi dell’elettricità del 20-90%".

A battezzare la mostra, anche l'assessore comunale all'Ambiente, Gerardo Calabrese che ha ricordato l'impegno dell'amministrazione per la promozione delle energie rinnovabili. "Abbiamo in programma anche un polo didattico per la divulgazione delle energie rinnovabili tra le scolaresche: verrà realizzato presso l'ex-fornace dell' area dell' ex- Salid tra circa un anno", ha annunciato l'assessore.