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Cronaca Nocera Inferiore

Bomba al ristorante, i tre "mandanti" scelgono il silenzio davanti al giudice

Nel tentativo di ridurre la concorrenza per accrescere i guadagni dal traffico di stupefacenti, i tre, secondo l'accusa, avrebbero messo a segno una serie di atti intimidatori a Nocera culminati nell'attentato poi al ristorante fiorentino

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, in videoconferenza davanti al giudice per l’udienza preliminari del Tribunale di Firenze, i presunti mandanti dell'attentato alla pizzeria dei fratelli Cuomo a Firenze, nel febbraio 2021. I tre sono finito in carcere, giorni fa, su richiesta della Dda.  

Le accuse

Il prossimo passaggio sarà il ricorso al Tribunale del Riesame del capoluogo toscano. Furono loro a ordinare l’attentato alla pizzeria dei fratelli Cuomo, eseguito poi da due ragazzi, già condannati a 3 anni in abbreviato. I tre rispondono di associazione per delinquere con l’aggravante mafiosa a capo di un percorso criminale che partiva da Nocera Inferiore fino ad arrivare nel locale fiorentino “Pizza, cozze e babà”. Pestaggi, bombe fatte esplodere a Montevescovado e colpi di pistola contro gli "affiliati" dei Cuomo. Questo quanto commesso da "Quelli di Piedimonte”, la fazione rivale individuata dalla Procura decisa a cacciare l'altro gruppo da Nocera, per gestirne il territorio e il traffico di droga. Nel tentativo di ridurre la concorrenza per accrescere i guadagni in ambito criminale, i tre, secondo l'accusa, avrebbero messo a segno una serie di atti intimidatori a Nocera culminati nell'attentato poi al ristorante fiorentino. Appena due settimane fa, sono stati condannati in tribunale a Firenze, in primo grado, i presunti esecutori materiali dell'attentato, così come Luigi Cuomo ed altri imputati per associazione per delinquere con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa finalizzata a furti, usura, riciclaggio e reati in violazione della legge in materia di immigrazione.

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