rotate-mobile
Cronaca

Il caso dell'Ottica Siano: ecco come Ulderico regolava "i conti"

Ancora tanto sconcerto, tra clienti e conoscenti del titolare della storica ottica salernitana: pare richiedesse interessi che oscillavano fino al 140%

Inquietanti, i risvolti del caso dell'Ottica Siano. Come già emerso, il titolare dello storico esercizio commerciale, Ulderico Siano, ora ai domiciliari, si sarebbe servito di due scafatesi affiliati ad un clan camorristico per riscuotere il denaro prestato, completo di interessi superiori al 140%. Le indagini, sono partite grazie alla denuncia di una commerciante salernitana che ha permesso alla Tributaria di andare a fondo all'oscura vicenda. Imprenditori, artigiani, professionisti si sono rivolti, nel corso degli anni, a Siano che, forte della crisi e delle situazioni di emergenza delle vittime, avrebbe dato vita ad un giro di clienti pronti a restituirgli le somme prestate con altissimi interessi.

Come si legge su Il Mattino, gli affari illeciti sarebbero stati compiuti in pieno centro cittadino, nel negozio sul Corso. Bastava un "Vieni a misurare gli occhiali", dunque, ed i suoi collaboratori si precipitavano presso l'ottica per organizzarsi per il ritiro del denaro prestato. In una delle intercettazioni ascoltate, Ulderico risponde ad un suo "cliente" che, disperato in quanto non in possesso dei soldi da consegnargli, gli dice provocatoriamente "Mandami ad uccidere", al che Ulderico ribatte "Io ti ho dato i soldi per farti campare frato mio". Intimidazioni, minacce e quant'altro, venivano utilizzate dai due aguzzini inviati da Siano. La Procura, dunque, che ha visto respinto dal Gip il riconoscimento di usura aggravata con metodo mafioso, presenta l'appello al Riesame.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il caso dell'Ottica Siano: ecco come Ulderico regolava "i conti"

SalernoToday è in caricamento