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Cronaca

Scuola Tasso, "Ti interrogo sulla poesia: bendati gli occhi": l'alunna si rifiuta e "becca" impreparato

La madre della ragazzina: "A me non sembra un metodo accettabile quello di far bendare gli occhi ai ragazzini, credo si possano studiare metodologie più civili per le interrogazioni"

Alunni bendati per le interrogazioni sulle poesie: è quanto imposto da una docente della scuola media Tasso di Salerno, come ci racconta la madre di un'alunna di una terza classe. "Mia figlia non se l'è sentita di obbedire per cui, alla richiesta della professoressa di bendarsi gli occhi durante l'interrogazione a distanza, ha rifiutato, rispondendo di non ricordare la poesia - racconta Anna Bisogno - L'insegnante le ha quindi annotato un impreparato: a me non sembra un metodo accettabile quello di far bendare gli occhi ai ragazzini, credo si possano studiare metodologie più civili per le interrogazioni".

Il fatto

"Credo che un insegnante sappia chi studia e per verificare l'impegno basterebbe una domanda a sorpresa, così come è accaduto per altre materie", ha osservato il genitore di un altro alunno. Recentemente, una storia simile è accaduta in un liceo di Scafati: per quell'episodio, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ha presentato un'interrogazione all'assessore Lucia Fortini affinchè facesse luce sui fatti. Malcontento tra molti genitori, dunque, per la metodologia adottata per le interrogazioni durante la didattica a distanza.
 

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