rotate-mobile
Cronaca Scafati

Estorsioni e possesso d'armi, l'indagine su 3 clan: 14 le condanne

Il sistema comprendeva estorsioni vecchio stampo, nuovo focus sul settore di videogiochi e slot machine, fino al controllo di una società del comparto, con i titolari che da vittime erano diventati direttamente soci del clan

Quattordici condanne per circa 100 anni di carcere, quelle decise dal gup del tribunale di Salerno per un giro di estorsioni a Scafati. L'inchiesta della Dda riguardava un’associazione per delinquere di tipo mafioso, con un numero di 21 estorsioni (17 nella zona scafatese, altri quattro tra Castellammare di Stabia e Pompei), con conseguente detenzione e porto abusivo di armi (anche da guerra), violenza privata e illecita concorrenza che ha imperversato tra il 2014 e il 2019 a Scafati e che aveva nel clan Matrone, con i suoi legami con la criminalità stabiese, un punto di riferimento. 

Le condanne

Le vittime, i commercianti, alle quali veniva imposto il servizio e fornitura di slot machine. Tre i clan individuati dalle indagini. Le condanne vanno dai 19 ai 10 anni, oltre ai sette rinvii a giudizio e 18 abbreviati che hanno chiuso la fase preliminare del procedimento. Diverse anche le assoluzioni, per associazione di stampo mafioso, decise dal gup in attesa delle motivazioni. La scena ricostruita parte dal cambiamento degli equilibri, dopo gli arresti tra i Loreto-Ridosso e le collaborazioni di alcuni rappresentanti della cosca. Il sistema comprendeva estorsioni vecchio stampo, nuovo focus sul settore di videogiochi e slot machine, fino al controllo di una società del comparto, con i titolari che da vittime erano diventati direttamente soci del clan. Tra le accuse ricostruite anche le azioni dimostrative e le intimidazioni alle vittime. Il quadro si completava con assistenza a carcerati e familiari.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Estorsioni e possesso d'armi, l'indagine su 3 clan: 14 le condanne

SalernoToday è in caricamento