rotate-mobile
Cronaca Sapri

"Schiaffo sessista": la nuova Spigolatrice di Sapri suscita polemiche a livello nazionale, il sindaco e l'artista rispondono

E il senatore Castiello (M5S) ironizza: "E' auspicabile che il Sindaco, cui la ex senatrice chiede la demolizione della statua, converta tale indicazione nella meno radicale e più equa sanzione della sua copertura con un pesante paltó, a partire peraltro dal prossimo inverno perché a Sapri c’è piena estate"

"Forme in vista ed abiti velati, non coerenti con il periodo storico di riferimento": la nuova statua della Spigolatrice di Sapri inaugurata sabato alla presenza, tra gli altri, dell'ex premier Giuseppe Conte, ha suscitato forti polemiche a livello nazionale. In particolare, l'ex senatrice Manuela Repetti l'ha definita  "uno schiaffo sessista" su Huffpost. Sui social, in molti hanno puntato il dito contro l'opera che pare incarnare la versione sessista della lavoratrice dei campi celebrata nella poesia antiborbonica di Mercantini, legata alla spedizione di Pisacane. A far storcere il naso, soprattutto il lato "B" dell'opera, evidenziato dall'abito succinto e trasparente.

Immediata, la replica del sindaco di Sapri, Antonio Gentile

La nuova statua della Spigolatrice di Sapri è stata realizzata con maestria e impeccabile interpretazione dall’artista cilentano Emanuele Stifano.  Trovo, invece, oltremodo violento, a tratti sessista e offensivo per la nostra comunità da sempre impegnata contro tutte le violenze di genere l’articolo dell’ex senatrice Manuela Repetti sull’huffingtsonpost.it di oggi. Nell’articolo oltre a mostrare scarsa conoscenza della storia locale e della storia dell’arte incita all’abbattimento della nuova statua come è avvenuto, purtroppo, recentemente in altri Paesi privi di Democrazia o in passato con la censura. 

Se poi lo sfogo è dovuto alla presenza di politici a Lei non inclini allora mi corre l’obbligo ricordare alla signora Repetti che la Città di Sapri non è disposta a far mettere in discussione i propri valori, principi e tradizioni.

Parla l'artista che ha realizzato la nuova Spigolatrice, Emanuele Stifano
 

Sono allibito e sconfortato da quanto sto leggendo. Mi sono state rivolte accuse di ogni genere che nulla hanno a che vedere con la mia persona e la mia storia. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso. Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho "approfittato" della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo. Questo per sottolineare una anatomia che non doveva essere un'istantanea fedele di una contadina dell'800, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos. Aggiungo che il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza.

A chi non mi conosce personalmente dico che metto in discussione continuamente il mio operato, lavorando con umiltà e provando sempre a migliorarmi, lungi da me accostarmi ai grandi Maestri del passato che rappresentano un faro che mi guida e mi ispira.

Infine, a difesa della statua, anche il senatore Francesco Castiello (M5S): "Alla ex senatrice Repetti, che appartiene ad un’area territoriale a molte centinaia di km al di sopra del parallelo di Sapri, sfugge quali siano le fattezze fisiche delle donne meridionali. Così come certamente sfugge la data dello sbarco di Pisacane. Del resto a distanza di 164 anni dall’evento la memoria si indebolisce ed è facile scambiare il 28 giugno, data dell’approdo a Sapri, con il 28 gennaio, in pieno inverno, quando si rendeva necessario un pesante cappotto per difendersi dalle avversità atmosferiche. Lo sbarco avvenne a fine giugno in una rovente estate del sud Italia, quando chi nel duro lavoro della raccolta del grano non poteva certo indossare un pastrano con imbottitura.  Attenendoci allo stretto rispetto del principio di proporzionalità ad ascendenza costituzionale (art. 3 e 97 Cost.), è auspicabile che il Sindaco, cui la ex senatrice chiede la demolizione della statua, converta tale indicazione nella meno radicale e più equa sanzione della sua copertura con un pesante paltó, a partire peraltro dal prossimo inverno perché a Sapri c’è piena estate, le spiagge sono gremite di gente e le inclemenze dell’inverno sono tuttora lontane", ironizza, concludendo, Castiello.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Schiaffo sessista": la nuova Spigolatrice di Sapri suscita polemiche a livello nazionale, il sindaco e l'artista rispondono

SalernoToday è in caricamento