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Cronaca Camerota

Tragedia al Ciclope, durante la messa don Citro toglie la parola al sindaco

Il parroco di Camerota mantiene la parola ed impedisce al primo cittadino Antonio Romano di intervenire nel corso della cerimonia in ricordo dei caduti di guerra

Momenti di tensione nel corso della messa in memoria dei caduti di guerra celebrata, nella giornata di ieri, a Camerota. Nel corso della cerimonia, infatti, il parroco Don Gianni Citro che di fatto impedito al sindaco Antonio Romano di prendere la parola in quanto indagato per omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Crescenzo Della Ragione, lo studente napoletano ucciso da un masso lo scorso 10 agosto mentre si trovava all’interno della discoteca Il Ciclope.

Di solito, infatti, per tradizione il primo cittadino della nota località turistica, alla fine della celebrazione religiosa, interviene per un saluto. Questa volta, però, il parroco ha messo il freno a qualsiasi intenzione mantenedo la parola data pochi giorni dopo la tragedia. Il clima, dunque, tra Curia e Comune di Camerota resta molto teso. 
 

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