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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Truffa da 800mila euro, scoperto "il sistema" di una società di trasporti: "falsa" energia rinnovabile

La società ha, negli anni, fatto artificiosamente risultare di origine fotovoltaica energia derivante, in realtà, da fonti tradizionali diverse

In azione, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente di denaro e beni per oltre 800 mila euro nei confronti di una società cittadina operante nel settore dei trasporti. Quest'ultima, come è emerso dalle indagini, si è scoperto che incassava contributi che non le spettavano, previsti  per promuovere lo  sviluppo  di  tecnologie  energetiche  innovative  e sostenibili.

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Il sistema

Le Fiamme Gialle della 1^ Compagnia con  la  collaborazione del Gestore dei Servizi Energetici, sono scaturite dall’approfondimento di una segnalazione inviata dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma, riguardante illeciti connessi alla produzione di energia elettrica da fonti alternative. I preliminari accertamenti hanno subito evidenziato alcune anomalie documentali relative all’impianto installato sul tetto della sede dell’impresa, ammessa dall’Ente alla  tariffa agevolata, alias “Feed-in premium”. Si tratta di un sistema adottato in Italia per l’incentivazione del fotovoltaico che riconosce al titolare dell’impianto a fonte rinnovabile un premio-per la durata di 20 anni - sul prezzo dell’energia elettrica prodotta, a prescindere dalla modalità d’impiego (immessa in rete o autoconsumata immediatamente). Dall’esame della documentazione acquisita, i militari hanno quindi ricostruito in maniera puntuale il  funzionamento dell’impianto, dalla sua entrata inesercizio, nel 2011, a tutto il 2017, facendo emergere come la società avesse, negli anni, fatto artificiosamente risultare di origine fotovoltaica energia derivante,in realtà, da fonti tradizionali diverse.

La scoperta

I Finanzieri hanno così smascherato il meccanismo fraudolento messo in moto dall’impresa, accertando un surplus di produzione rispetto ai quantitativi effettivamente riconducibili alla fonte alternativa, che le aveva consentito di aggiudicarsi indebitamente un finanziamento per oltre 800.000 euro, ai danni del bilancio nazionale. Oltre alla denuncia della rappresentante legale della società per la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, è scattata una pesante sanzione pecuniaria in applicazione della specifica normativa in tema di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche
 

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