La cantata dei pastori: lo spettacolo di Natale al Teatro delle Arti, il 15 dicembre
Venerdì 15 dicembre alle ore 21 va in scena al teatro delle Arti di Salerno "La Cantata dei Pastori – Il grande spettacolo di Natale". Le scenografie sono della Bottega San Lazzaro ed bozzetti di scena del compianto maestro Mario Carotenuto, realizzati da Amedeo Carotenuto. La regia è affidata a Gaetano Stella che interpreterà anche il ruolo del protagonista, Razzullo.
La storia
La Cantata dei Pastori è la maniera più verace e più antica per raccontare il Natale nella nostra terra. "Il racconto della Natività con Giuseppe e Maria che vanno verso la grotta per far nascere il bambino Gesù – evidenzia Gaetano Stella – è lo spunto per l’abate Perrucci di raccontare la lotta tra il bene e il male, che è il sottotitolo della cantata". Gli spettatori vedranno, riportato in scena, il presepe napoletano del ‘700. I personaggi sono dieci, cinque coppie che si muovono sempre insieme e che raccontano insieme o in antitesi: la Madonna e San Giuseppe, il diavolo e l'angelo, il pastore vecchio e il pastore giovane, il cacciatore e il pescatore, Razzullo e Sarchiapone. "E' come se in qualche modo il presepe avesse un doppio racconto, una doppia storia", spiega Stella.
Sul palco
Il pubblico vedrà "La Cantata dei Pastori" di Perrucci fino al 50%; nell'altro 50 vedrà quello che accadeva nei primi anni del ‘900, quando il popolo raccontava malamente e in maniera assolutamente incerta e incapace "La Cantata". Non accadeva solo a Napoli, ma anche a Salerno, come narrato dal maestro Carotenuto al regista Stella: al teatro Verdi di Salerno c'era "La Cantata dei Pastori" del rione Fornelle e di via Tasso. Per anni, il San Giuseppe è stato il panettiere di via Tasso. Un ruolo scenico che, negli anni, si è tramandato di padre in figlio. "I nostri spettatori – sottolinea Serena Stella, direttore artistico di TeatroNovanta che vestirà i panni di Sarchiapone - vedranno come la nostra gente, un bel po' di tempo fa, giocando con il colto, con il surreale, con il mistico si divertiva a vivere la festività del Natale in una maniera semplice, ma davvero emozionante".