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"Quarantena Casa Marzano": è tutto pronto per il laboratorio teatrale

Dal 10 al 16 maggio, sarà possibile partecipare al laboratorio teatrale condotto da Michele Schiano di Cola. Il costo è 200 euro ed è possibile aderire entro l'1 maggio

Dal 10 al 16 maggio, sarà possibile partecipare al laboratorio teatrale condotto da Michele Schiano di Cola. Il costo è 200 euro ed è possibile aderire entro l'1 maggio. Per avere maggiori informazioni sulle modalità di svolgimento del laboratorio e sul materiale da inviare per la partecipazione scrivere a liberospaziodarte@gmail.com oppure contattare il numero telefonico 3511900787. Il laboratorio è condotto insieme a Progetto D'Arte, Vernicefresca Teatro.

I dettagli

"Per un teatro di relazione - spiega l'organizzatore - l'indagine che mi interessa affrontare verte allo scardinamento dei principi che fondano un teatro di rappresentazione, il cui fulcro è la descrizione del testo, delle sue dinamiche, dei suoi personaggi. L’attore finisce, in questo contesto, per indicare gli stati d’animo e i pensieri e le emozioni dei personaggi, per descriverli, e per riferire le parole del testo; ne consegue un appiattimento dei personaggi ad una sciocca bidimensionalità; e vittima di una preesistente idea registica, l’attore castra la propria creatività per approcciarsi con pregiudizio al lavoro, diventando un esecutore. Ciò che mi interessa è indagare l’umano, nelle sue contraddizioni e fragilità. Ciò che mi interessa è la persona! In un teatro di relazione, il centro è l’attore. L’attore scevro dai pregiudizi, libero dai pudori, idiota nell’incarnare la propria umanità. Insomma l’attore che, mette a disposizione il proprio corpo, le proprie sensazioni, le proprie emozioni, i propri pensieri; in una parola la propria vita, lasciandosi attraversare dal testo, lasciandosi vivere dal testo. Principio fondante di un teatro di relazione è l’ascolto. L’ascolto è una condizione di apertura, necessaria, per lasciarsi suonare dal testo, dal proprio compagno di scena, da se stessi. Ponendosi in una condizione di ascolto, l’attore può digerire le parole del testo, assimilarne le dinamiche, viverne gli stati d’animo, i flussi di pensiero e le sensazioni, e restituirle in maniera organica e con verità alla scena; compiendo attraverso la propria compromissione psico-emotiva, attivata attraverso l’altro il miracolo dell’hic et nunc. Solo se l’attore è qui ed ora può fare accadere, può essere e non rappresentare. L’accadimento è l’altro principio fondante di un teatro di relazione; un teatro il cui centro è l’attore".


I contenuti


Vittima e carnefice. Morbosità, perversione, dipendenza e potere nel gioco delle relazioni umane. Il testo di riferimento sarà “DNA” di Dannis Kelly. Indagare sé stessi attraverso il testo. Per restituire un testo, non è sufficiente riferirlo. Bisogna incarnarlo. Indagare sulla complessità e sulla fragilità delle relazioni presenti in un testo, significa scavare dentro sé stessi, e vomitare fuori, senza giudizio ogni singolo frammento della propria persona. Significa ascoltare l’altro ed essere permeabili all’altro, ossia mutare sé stessi, attraverso l’altro, per raggiungere l’altro da sé.

Le modalità di svolgimento

Indagare il testo attraverso sé stess: analisi del testo, delle dinamiche, delle relazioni, degli stati psico-emotivi. Seconda fase: improvvisazioni, partendo da sé in relazione con l’altro, dal proprio bagaglio, dal proprio linguaggio per interiorizzare e rendere organiche le dinamiche, le relazioni, gli stati psico-emotivi analizzati. Terza fase: indagine sulla messa in scena e formalizzazione, rendendo nella verità dell’hic et nunc il testo nella sua organicità, nelle sue dinamiche, nelle sue relazioni, nei suoi stati psico-emotivi, attraverso le sue stesse parole e le azioni da esse prodotte


 

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